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CONTESTI COOPERATIVI
PER GENERARE
OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità,
democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo sviluppo
VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL
LECCE 2013
SIREF SUMMER SCHOOL - VII IEDIZIONE
LECCE, 12-13-14 settembre 2013 CONTESTI COOPERATIVI
PER GENERARE OPPORTUNITÀ
Lo Sviluppo Professionale docente entro i
contesti dell’educazione prescolastica
La cooperazione: dispositivi di attivazione capacitativa in prospettiva
di learnfare
Chiara Urbani
Anno Accademico 2012/2013
Dottorato in Scienze della Cognizione e della Formazione
Dipartimento di Filosofia e Beni culturali
Università degli Studi Ca’ Foscari
Venezia
Il quadro europeo dell’educazione prescolastica-1
2 modelli europei (OCSE-Eurydice, 2009)
Integrato
Disgiunto
Policy europee di miglioramento
dei sistemi d’istruzione e
formazione (Per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva,
COM 2020)
Youth on the move:
Promuovere: “…investimenti efficenti nei sistemi d’istruzione e formazione
a tutti i livelli (dalla scuola materna all’insegnamento superiore)” e
“…migliorare i risultati nel settore dell’istruzione in ciascun segmento
(prescolastico, elementare etc...) nell’ambito di un’impostazione integrata
che comprenda le competenze fondamentali e miri a ridurre l’abbandono
scolastico”.
European Training 2020:
“…lo svantaggio educativo dovrebbe essere affrontato fornendo
un’istruzione della prima infanzia di qualità elevata e un sostegno mirato,
promuovendo un’istruzione inclusiva” [Conclusioni del Consiglio, del 12 maggio
2009, su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della
formazione (ET 2020) [Gazzetta ufficiale C 119 del 28.5.2009].
Servizi educativi
per la prima infanzia
(asilo nido)
Scuola dell’infanzia
Il quadro europeo dell’educazione prescolastica-2
Da zero a tre anni Quattro anni Da tre a sei anni
Media OCSE
Media Italia
Head start (HS)
USA 1965
Early years evaluation
(EYE) Canada 1971
casda
Status and pedagogical task of preschool to be
strengthened
Sweden 2011
Una strategia per una crescita intelligente,
sostenibile, e inclusiva
Europa COM (2010a) 2020
Educazione e cura della prima infanzia in Europa:
ridurre le disuguaglianze sociali e culturali
Commissione Europea-Eurydice 2009
Il lavoro educativo con la prima infanzia. Tra
progetto pedagogico e scelte organizzative
Università Milano-Bicocca 2008
I servizi educativi per la prima infanzia a carattere
innovativo
IRER Lombardia 2004
Come cambia la cura delll’infanzia. Un quadro
comparativo dei servizi educativi e la cura per la
prima infanzia,
Report card UNICEF 2008
esperienze....
In LOGICA di
WELFARE STATE
...alle policies più recenti:
Quale PROSPETTIVA oggi?
Variabili delle policies sull’educazione prescolastica
Liberazione dell’occupazione femminile
Creazione di un nuovo fronte di investimento
economico/produttivo
Sostegno alla natalità per contrastare il
decremento demografico
Investimento sullo sviluppo infantile
• Uguaglianza delle opportunità di genere
• Conciliazione occupazione
professionale/ruolo materno
• Sostegno alla crescita economica
• Riduzione spesa pubblica
(congedi/sussidi parentali)
• Prevenzione/rimozione situazioni di
svantaggio socio-culturale e educativo
• Potenziamento dell’apprendimento in
funzione dei risultati scolastici futuri
Nuove frontiere emergenti dalle policies Le politiche non determinano i comportamenti
• Di natura
SOCIALE
• Di natura
EDUCATIVA
Prevenzione del disagio e svantaggio socio-culturale: l’educazione
prescolastica come assicurazione per la vita? (Head Start, 1965-2005;
Carolina Abecedarian Project, 1972, Perry Pre-school Project, 1962-2006;
Effective Provision of Pre-school Education, 2003, OCSE- Starting Strong
II, 2006; OCSE-Eurydice, 2009;)
Conciliazione occupazione femminile/ ruolo materno: ridurre la spesa
pubblica e favorire il re-inserimento lavorativo? (Unicef Report card,
2008; OCSE-Eurydice, 2009;)
Potenziamento prerequisiti all’apprendimento scolastico: facilitare
la transizione da bambino a scolaro? (documenti OCSE 2006-2009;
G.S. Becker, Human capital, 1964)
I benefici della socializzazione precoce: il falso mito (OCSE, 2006-
2009)
Qualificazione del rapporto educativo (UNICEF Report Card 8,
2008)
MA: Risultati contradditori
sugli effetti a lungo
termine (Unicef Report
card, 2008)
MA:
No evidenze su
effettiva correlazione
(OCSE-Eurydice,
2009, Pfau-Effinger,
2010)
MA:
La risposta delle
neuroscienze (Harvard
Research,2007;
National Research
Council, Washington
D.C., 2000, 2001)
MA:
A bisogni differenziati
risposte individualizzate
(IRER Piemonte, 2004)
MA:
Troppe variabili in gioco
(Unicef Report card,
2008)
Svincolare la dimensione
personale dalla sua
traduzione occupazionale
La personalizzazione del welfare:
transizione verso sistemi flessibili ed
innovativi di learnfare (Margiotta, 2012)
Sen,1999; Nussbaum, 2011
Ri-fondazione umanizzante e
agentivante dell’individuo (Costa, 2011, 2012)
Ridefinizione del concetto di sviluppo
come esercizio della libertà personale di
scegliere la vita a cui dare valore
Educazione prescolastica
Sviluppo professionale
insegnanti della prescolastica
Criticità e nuove forme d’equità
Formazione continua e sviluppo professionale
del responsabile dell’educazione prescolastica
Initial – Induction - Continuing
Sviluppo professionale TALIS
Il quadro italiano
• L’educatore dei servizi per la prima infanzia
• L’insegnante della scuola dell’infanzia
Proposta di riordino
dei Profili
Lo sviluppo professionale in chiave capacitativa
Il valore oltre la
COMPETENZA
“…una trama di criteri per la ricerca del valore, per orientare la direzione di sviluppo
e la crescita della persona” (Tessaro, 2012)
La CAPACITAZIONE
• Libertà di agire e libertà di conseguire (Sen, 1999)
• Capabilites e functionings (Sen, 1999; Nussbaum, 2012)
• I fattori di conversione attuativi
• Il dispositivo della riflessività trasformativa (Mezirow, 2003)
Capacitazione come libertà sostanziale
Capacità di base o INNATE
Titoli (entitelements)
Dotazioni (provisions)
Capacità INTERNE
Capacità COMBINATE
Fattori ambientali es. istruzione (Nussbaum, 2000)
Fattori di CONVERSIONE (Sociali, istituzionali, politici etc.)
Opportunità/condizioni di capacitazione come
LIBERTA’ di SCELTA tra ALTERNATIVE DIFFERENTI
(LIBERTA’ di AGENCY)
Non funzionamenti Funzionamenti
raffinati
Risorse /beni personali
Il disegno di ricerca
Esplicitare le dinamiche di correlazione tra:
sviluppo professionale docente & capacitazione in prospettiva di ridefinizione delle politiche educative prescolastiche
Ipotesi di dimensioni di conversione:
2. Dimensione normativo-istituzionale
1. Dimensione delle risorse
3. Dimensione organizzativo-processuale
4. Dimensione delle risorse latenti
Fattori di conversione:
Formazione continua
Mobilità internazionale e professionale
Garanzie istituzionali, normative, contrattuali:
Disposizioni contrattuali
Piani di carriera
Riconoscimento professionale
Indicazioni nazionali per la formazione prescolastica
Comunità di pratica professionali in chiave cooperativa
Collegialità
Contesti di relazione intrascolastici ed extrascolastici
Contesti informali di apprendimento
Network (interscolastici ed extrascolastici)
Contesti sociali di governance territoriale in senso cooperativo
Finalità:
Per un nuovo orizzonte di sviluppo professionale docente
che cerchi il valore oltre le competenze
nella costruzione della propria agentività personale
attraverso la formazione continua in chiave capacitativa
Obiettivi: Individuazione aree di criticità e sviluppo nella formazione continua
degli insegnanti in servizio:
• Individuare le aree di competenza dello sviluppo professionale
dell’insegnate della prescolastica
• Enucleare le sottocompetenze e loro definizione
• Declinarle su un modello di competenze
• Pesatura delle competenze: da Opinion leader:
competenze desiderate
Dagli insegnanti:
Competenze agite (quelle utilizzate nella
pratica quotidiana)
Competenze percepite, (quelle che si
pensa dovrebbero avere più impatto)
Competenze attese (quelle di possibile
sviluppo nel futuro)
Contesti: •Contesto dei servizi educativi per la prima infanzia (asilo nido)
•Contesto della scuola dell’infanzia
Ambito organizzativo-gestionale
Ambito di comunità di pratica professionale (relazionale interno al contesto
formale)
Ambito di apprendimento informale (relazionale intercontestuale tra formale e
informale)
Metodologie: Indagine
quali-quantitativa
Educatori dei servizi
per la prima infanzia
Insegnanti
della scuola dell’infanzia
Qualitative research
Quantitative research
Fase 1:
1. Individuazione delle aree di competenza e le sottocompetenze
2. Declinazione delle aree di competenza su standard EQF 5-6 su 4 livelli
3. Validazione del modello Radar Chart
4. Panel di intervista allargato con metodologia quantitativa
5. Individuare le aree di: coincidenza, (tra agito e percepito)
criticità (tra l'agito e l’atteso)
sviluppo (tra agito e quello ritenuto funzionale allo sviluppo)
FASI:
Fase 3:
Fase 2: 1. Panel ad intervista qualitativa semistrutturata sulle aree di
criticità incontrate nella fase 1
2. Osservazione partecipata con il metodo dell’ action research
delle pratiche dei docenti (individuare le correlazioni tra le
dimensioni di conversione e i contesti lavorativi e sociali di attivazione)
3. Si rileveranno le dimensioni principali che capacitano il
funzionamento dello sviluppo professionale
(libertà, credenze, doti e risorse, contesti).
1. Implementazione di un pilot di sviluppo professionale continuo di
ricerca-azione in chiave capacitativa collegato all'attivazione dei
contesti formativi allargati.
2. Coinvolgere/sensibilizzare insegnanti e Dirigente:
si ipotizza di lavorare su: riflessività trasformativa,
empowering,
autoefficacia,
processo lavorativo,
interdipendenza e relazionalità.
Risultati:
Impatti:
• Individuare le dimensioni di capacitazione
di un docente
• Individuare un modello di sviluppo professionale
capace di coinvolgere le dimensioni
capacitative
• Qualificare la capacitazione come leva per un
modello di politica prescolastica in
chiave di learnfare.
•In termini di policy
•In termini di qualificazione professionale
•In termini istituzionali
•In termini di sistema formativo integrato
•In termini di formazione continua
Bibliografia:
- Aa. Vv., Il lavoro educativo con la prima infanzia, edizioni Junior, Parma 2008.
- Aa. Vv., Educatori in rete: percorsi di lavoro nei servizi educativi per la prima infanzia, Università degli studi di Genova, Regione
Liguria 2010.
- Baldacci M., Frabboni F., Margiotta U., Longlife/Longwide learning. Per un Trattato Europeo della Formazione, Bruno Mondadori
Editore, Milano 2012.
- Malizia G., Politiche educative di istruzione e di formazione. La dimensione internazionale, Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali,
CNOS-FAP Roma 2008.
- Commissione europea, Rapporto Eurydice, Educazione e cura della prima infanzia in Europa: ridurre le disuguaglianze sociali e
culturali, Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, Bruxelles 2009.
- Comunicazione della Commissione Europa 2020, Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, COM (2010a) 2020 definitivo,
Bruxelles 03.03.2010.
- Costa M., Agency Formativa per il nuovo learnfare, in Formazione e Insegnamento, Rivista del Dipartimento di Filosofia e Beni
culturali dell’ Università Ca’Foscari, Venezia 2012.
- Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia, I servizi educativi per la prima infanzia a carattere innovativo, Consiglio Regionale
della Lombardia, Milano 2004.
- ISTAT, Statistiche in breve, L’offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia, Anno scolastico 2008/2009, 14 giugno
2010.
- Ministry of Education and Research, Status and pedagogical task of preschool to be strengthened, Government Offices of Sweden, U11.009 June 2011.
- MIUR, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 4 settembre 2012.
Chapter I. : Early Childhood Education and Care, in: Education Today: the OECD Perspective, OECD 2009. Tr. it. Capitolo 1.
Educazione e cura della prima infanzia, in Education Today: the OECD Perspective, OECD 2009.
- Sen A., Development as Freedom, Oxford University Press, Oxford 1999; tr. it. Lo sviluppo è libertà. Perchè non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano
2000 (2012).
- SIRD Ricerche, La sperimentazione dello strumento valutativo ACEI-IGA nelle scuole dell’infanzia comunali di Parma: un percorso di ricerca- formazione, editore
Pensa Multimedia 2012.
- Susanna Mantovani (a cura di), Abstract di ricerca su: Bambini e genitori immigrati nei servizi per l’infanzia: modelli educativi e questioni di metodo, Università
Milano-Bicocca, 2012.
- UNICEF Report Card 8, Come cambia la cura dell’infanzia. Un quadro comparataivo dei servizi educativi e della cura per la prima infanzia nei paesi
economicamente avanzati, Centro di Ricerca Innocenti, Firenze 2008.
Sitografia:
http://www.oxydiane.net/politiche-scolastiche-politiques/evolution-des-systemes-d/article/svezia-dall-educazione
…perché solo assegnando centralità all’individuo, alla sua libertà
realizzativa ed esistenziale,
potremo perseguire
una società realmente inclusiva, sostenibile ed intelligente.
Grazie per l’attenzione
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
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SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012
SIREF Summer School - 6-8 settembre 2012