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Introduzione al corso
A.A: 2016/2017
Culture e industrie della televisione
Laboratorio sui formati e i generi televisivi
Prof.ssa Mihaela Gavrila
@mihaelagavrila
Sedi, orari frequenza e contatti
Le lezioni di Culture e industrie della televisione avranno luogo il
mercoledì e il giovedì dalle ore 13 alle ore 16 presso l’Aula Wolf, del
Dipartimento CoRiS (I piano).
Le lezioni si svolgeranno dal 22 febbraio 2017 al 24 maggio 2017, ma
sono previste ulteriori ore a disposizione degli studenti per eventuali
chiarimenti sui temi emersi all’interno del corso e/o per tutoraggio e aiuto
nella realizzazione del project work finale (Lab tv)
Vista l’esigenza di coinvolgere nelle
lezioni professionisti delle tv ed esperti,
il programma potrà subire delle variazioni.
Eventuali spostamenti e
modifiche degli appuntamenti programmati
saranno prontamente comunicati sulla
webcattedra della Prof.ssa Gavrila.
Sedi, orari frequenza e contatti
La frequenza del corso non è obbligatoria
ma vivamente consigliata
Per risultare studenti frequentanti del corso
è necessario frequentare almeno l’80% delle
lezioni (19 lezioni su 24)
Il programma d’esame degli studenti
frequentanti è ridotto rispetto a quello degli
studenti non frequentanti
La frequenza sarà registrata attraverso il
foglio firme (in ingresso e in uscita)
Il ricevimento della Prof.ssa Gavrila è
previsto il mercoledì dalle ore 16.00 alle ore
17.00, presso la stanza B11b (primo piano,
via Salaria 113)
Calendario delle lezioni
Data dove quando
Mercoledì 22 febbraio Aula Wolf 13-16
Giovedì 23 febbraio Aula Wolf 13-16
Mercoledì 1 marzo Aula Wolf 13-16
Giovedì 2 marzo Aula Wolf 13-16
Mercoledì 8 marzo Direttore Generale RAI 11-14
Giovedì 9 marzo Aula Wolf 13-16
Mercoledì 15 marzo Da confermare Da confermare
Giovedì 16 marzo Da confermare Da confermare
Lunedì 20 marzo Incontro su Comunicazione
e Alimentazione
Dalle ore 9
Mercoledì 22 marzo Aula Wolf 13-16
Giovedì 23 marzo Aula Wolf 13-16
Martedì 28 marzo Festival delle Generazioni Dalle ore 9
Mercoledì 29 marzo Aula Wolf 13-16
Calendario delle lezioni
Data dove quando
Giovedì30 marzo Aula Wolf 13-16
Mercoledì 5 aprile Aula Wolf 13-16
Giovedì 6 aprile Aula Wolf 13-16
Mercoledì 12 aprile Aula Wolf 13-16
Giovedì 20 aprile Aula Wolf 13-16
Mercoledì 26 aprile Aula Wolf 13-16
Giovedì 27 aprile Aula Wolf 13-16
Mercoledì 3 maggio Aula Wolf 13-16
Giovedì 4 maggio Aula Wolf 13-16
Mercoledì 10 maggio Aula Wolf 13-16
Giovedì 11 maggio Aula Wolf 13-16
Mercoledì 17 maggio Aula Wolf 13-16
Giovedì 18 maggio Aula Wolf 13-16
Mercoledì 24 maggio Aula Wolf 13-16
Argomenti La tv nel mercato dei media: un quadro di sintesi.
Introduzione alle attività laboratoriali.
Linguaggi e generi della tv: intrattenimento
Storia dell’industria televisiva. Tv e società italiana
negli anni ’50-‘70
Linguaggi e generi della tv: la fiction.
Storia dell’industria televisiva. Tv e società italiana
negli anni ’50-‘70
Labtv: conoscere per progettare: teorie e tecniche
della ripresa audiovisiva. Ospite: Paolo Tommasini
Focus on: la RAI verso l’innovazione. Digitale,
contenuti e linguaggi
Labtv: conoscere per progettare: teorie e tecniche
della ripresa audiovisiva. Ospite: Anna Zanconato
Lezione evento con la presenza del Direttore
Generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto.
La RAI a portata di click: creatività e sperimentazione
per la Media Company del futuro
Nuove professioni per nuovi mercati dell’audiovisivo
Laboratorio: progettare per la tv multipiattaforma Nuove professioni per nuovi mercati dell’audiovisivo
La tv nel mercato dei media: un quadro di sintesi.
Introduzione alle attività laboratoriali.
Scrivere per la tv. Dalla tv d’autore all’intrattenimento
Storia dell’industria televisiva. Tv e società italiana
negli anni ’50-‘70
Scrivere per la tv. Tra fiction tradizionale e web serie
a/r
Comunicazione ed educazione alimentare Scenari nazionali e internazionali: Over The Top tv.
Contenuti e stili di fruizione
Argomenti
La circolarità della crisi della tv. Anni ’80: la prima crisi
della tv documentata dai dati Auditel
Labtv: strategie per l’engagement delle audience
giovani
La circolarità della crisi della tv. Anni ’90: tra politiche
aziendali e l’azienda della politica.
Labtv: anteprima del paper format
Generazioni a confronto. Realizzazione di servizi
audiovisivi
Labtv: anteprima del paper format
Metodi di ricerca per la televisione: i pubblici. Lezione di riepilogo
Linguaggi e generi della tv: informazione. Linguaggi e generi della tv: intrattenimento.
La circolarità della crisi della tv. Anni ’80: la prima crisi
della tv documentata dai dati Auditel
Labtv: strategie per l’engagement delle audience
giovani
La circolarità della crisi della tv. Anni ’90: tra politiche
aziendali e l’azienda della politica.
Labtv: anteprima del paper format
Generazioni a confronto. Realizzazione di servizi
audiovisivi
Labtv: anteprima del paper format
Metodi di ricerca per la televisione: i pubblici. Lezione di riepilogo
Linguaggi e generi della tv: informazione. Linguaggi e generi della tv: intrattenimento.
Obiettivi del corso
PARTE TEORICA - Culture e industrie della televisione (6 cfu)
L’obiettivo principale è introdurre alla conoscenza delle caratteristiche
peculiari della televisione italiana, in termini di similarità e differenze
rispetto alle culture e industrie televisive di altri paesi (in particolare dei
paesi europei), riconducendo la formazione di tali peculiarità sia a
influenze specificamente nazionali, sia ai processi di interrelazione tra
fattori nazionali e trans-nazionali.
Si metterà a fuoco il caso dell’industria televisiva italiana attraverso una
ricostruzione storico-comparativa: dalle origini della televisione pubblica
ai nostri giorni, con particolare approfondimento degli ultimi anni che
hanno visto un progressivo passaggio al digitale e la necessaria
sperimentazione di nuovi linguaggi e formati multimediali e
multipiattaforma.
Obiettivi del corso
PARTE LABORATORIALE- Laboratorio sui formati e i generi televisivi
(3 cfu)
Il Laboratorio, che è parte integrante del Corso, intende fornire agli
studenti strumenti interpretativi per l’analisi critica del mercato televisivo
in Italia, con particolare attenzione alla produzione e alla distribuzione
dei contenuti.
Nel Laboratorio, dopo la presentazione dei meccanismi evolutivi e delle
sinergie tra produzione, fruizione ed cambiamento degli stili di vita, si
passerà all’analisi di programmi storici ed attuali della tv italiana. Un
lavoro di gruppo vedrà gli studenti impegnati nell’analisi dei palinsesti e
delle audience, con l’obiettivo di arrivare all’ideazione di prodotti
originali.
Prova d’esame
La prova d’esame per gli studenti frequentanti consiste in un colloquio orale per la
parte teorica (6 cfu) e nella presentazione di un project work per la parte
laboratoriale (3 cfu).
Gli studenti non frequentanti sosterranno soltanto la prova orale, ma con un
programma d’esame più vasto (4 testi)
Testi d’esame
TESTI OBBLIGATORI
1) Gavrila, M., La crisi della tv. La tv della crisi. Televisione e Public Service nell’eterna
transizione italiana, Milano, FrancoAngeli 2010
2) Documento EBU Vision 2020 “CONNECTING TO A NETWORKED SOCIETY”
Il rapporto è scaricabile al seguente link:
https://www3.ebu.ch/files/live/sites/ebu/files/Publications/EBU-Vision20...
3) Dispense/Teachingmaterials
TESTI IN AGGIUNTA PER I NON FREQUENTANTI
Oltre ai testi obbligatori, gli studenti non frequentanti devono scegliere due tra i
seguenti libri:
• M. Buonanno(a cura di), Il prisma dei generi. Immagini di donne in tv, FrancoAngeli,
Milano, 2014
• M. Buonanno(a cura di), Tempo di fiction. Il racconto televisivo in divenire, Liguori,
Napoli, 2013
• B. Proietti, M. Gianotti, Il segno del telecomando, RaiEri, Roma, 2015
Ulteriori testi verranno indicati durante le lezioni.
Testi d’esame Destabilizzate dalle crisi del mondo moderno e dal ciclone
Internet, le industrie culturali tradizionali necessitano di un
decisivo riposizionamento. Una ridefinizione cui non può
sottrarsi un settore portante come quello della televisione.
Cambiano le abitudini di fruizione; emergono nuovi modelli
produttivi e di .La questione della crisi della televisione non
è nuova ma, così come in passato le recessioni sono state
seguite da momenti di rilancio, anche oggi la crisi, se ben
gestita, potrebbe rigenerare le potenzialità del mezzo.
Le indagini realizzate dalle autorità antitrust e di settore in
Europa hanno finora sempre confermato la definizione di
uno specifico mercato rilevante della pay TV, distinto dal
mercato della TV in chiaro. Tuttavia, la forte integrazione
esistente tra settori contigui e l’evoluzione tecnologica in
atto da oltre un decennio (TV digitale, internet, convergenza
nei mercati delle comunicazioni elettroniche) sta mettendo
in discussione la ripartizione tradizionale del mercato
rilevante nel settore televisivo.
Testi d’esame Nella varietà delle formule, dei generi e delle estetiche in
cui si rende disponibile alla fruizione dei pubblici - dallo
sceneggiato degli anni cinquanta alle web-series degli anni
duemila - il racconto televisivo continua a intrigare,
appassionare, a far vibrare corde emotive. Il segreto di
questa continuità è nella capacità metamorfica delle forme
narrative, nella plastica mutevolezza con cui linguaggi e
immaginari seriali si rimodellano interagendo con le
tendenze di cambiamento proprie di ogni fase evolutiva
della televisione e del più vasto ambiente mediale
Il volume analizza le modalità attraverso cui il femminile viene
declinato in una gamma di programmi televisivi: dalla fiction,
italiana e americana, all'intrattenimento, alla pubblicità. Un
territorio vasto ed eterogeneo, al cui interno, senza eccessivi
attriti, sembrano riuscire a convivere conduttrici da prima
serata e vallette mute, moderne Cenerentole e giovani donne
in carriera, casalinghe disperate ed eroine armate, ballerine
in abiti succinti e mamme premurose.
MAGISTRI SINE REGISTRO
TREND TV
Il nuovo mercato dell’audiovisivo, già da qualche anno radicalmente mutato sia
sul versante dell’offerta e della distribuzione, sia negli stili di fruizione, sollecita
alcune riflessioni e aggiornamenti di sistema. Il corso si propone, dunque, quale
integrazione dell’offerta didattica del Dipartimento CoRiS, andando oltre l’analisi
delle evoluzioni storico-comparative dell’industria televisiva italiana, con un focus
sugli ultimi anni, che hanno visto un progressivo passaggio al digitale e la
necessaria sperimentazione di nuovi linguaggi e formati multimediali e
multipiattaforma. Saranno, dunque, oggetto di questo ciclo di lezioni le nuove
dinamiche imposte dal digitale a livello di regolamentazione, con particolare
attenzione alla tutela della concorrenza e pluralismo, alle istituzioni di controllo del
sistema delle comunicazioni, ai diritti digitali e al diritto d'autore.
Articolazione del corso:
1. Introduzione del tema e stato dell’arte della ricerca
2. Relazione del docente
3. Interventi di eventuali discussants
4. Dibattito con gli studenti.
MAGISTRI SINE REGISTRO
TREND TV
Antonio Martusciello – Commissario AGCOM
Nato a Napoli il 31 marzo 1962. Laureato in Scienze
delle Pubbliche amministrazioni, dal 1984 al 1993
Dirigente d'azienda nel settore dei Media e delle
Comunicazioni.
Dal luglio 2008 ad agosto 2010 ha ricoperto la carica di
Presidente di Mistral Air s.r.l., società di proprietà del
gruppo Poste Italiane.
È docente del corso "New media e garanzie del
consumatore" presso l'Università degli studi Suor
Orsola Benincasa di Napoli.
È Commissario Agcom da settembre 2010 a luglio
2012. Nuovamente rieletto dalla Camera dei Deputati
nel luglio 2012 .
Attualmente è Commissario dell'Agcom e componente
della Commissione Servizi e Prodotti.
MAGISTRI SINE REGISTRO
TREND TV
Riepilogo degli appuntamenti:
• La digitalizzazione. Verso un nuovo sistema regolamentare dell'audiovisivo.
SIC, tutela della concorrenza e pluralismo
• La digitalizzazione. Verso un nuovo sistema regolamentare dell'audiovisivo.
SIC, tutela della concorrenza e pluralismo
• Tv 2.0 diritti digitali e diritto d'autore
• Le istituzioni di controllo del sistema delle comunicazioni
A chi è rivolto?
Agli studenti della LM Media studies e comunicazione digitale e a chiunque
voglia partecipare inviando una mail all’indirizzo [email protected]
8 marzo 2016 Lezione evento con la presenza del
Direttore Generale della Rai
ANTONIO CAMPO DALL’ORTO
LA RAI A PORTATA DI CLICK: CREATIVITÀ E SPERIMENTAZIONE PER LA
MEDIA COMPANY DEL FUTURO
Laureato in Economia all’Università Ca’ Foscari di
Venezia, è un manager televisivo. Inizia il proprio
percorso professionale nel 1989 nella filiale
spagnola di Ims, come Responsabile Marketing
Commerciale, Pianificazione e Sviluppo operativo.
Nel 1991 torna in Italia. Dopo un master in
Comunicazione e Marketing entra in Fininvest
come Vicedirettore di Canale 5. Nel 1997 è
nominato Direttore Generale della nascente Mtv
Italia. Nel 2005 è Direttore Generale e poi CEO di
Telecom Italia Media. Nella primavera del 2007
diventa Vicepresidente Esecutivo di Viacom
(proprietario di Mtv) Da agosto 2015 è Direttore
Generale della Rai.
LA TV IN SCATOLA
Per un primo orientamento sulla realizzazione del
project work
Dai generi ai FORMAT…
«Un format è infatti una struttura originale esplicativa dell’idea
(concept) e del meccanismo produttivo e narrativo di un
programma televisivo. Nella bibbia del format sono articolati
dettagliatamente tutti i passaggi per la realizzazione del
programma, i suoi dati artistici e tecnici, la possibile
collocazione in palinsesto, le regole, gli snodi narrativi, le
indicazioni grafiche e scenografiche e altri materiali (scaletta,
copione, sigla, idee per il merchandising, dati d’ascolto)
provenienti dagli altri paesi in cui il programma è andato in
onda, che possono contribuire alla produzione e
all’adattamento del programma» [Menduni, 2008, 121]
Pagina 19 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Format
• Il format rappresenta la struttura portante di un programma televisivo che già a livello implicito e analitico ne contiene regole e sintassi.
• In una prospettiva storica, il superamento della rigida suddivisione per generi è avvenuto nel momento della nascita dei contenitori televisivi, fondati sulla schematizzazione e sulla coerenza tra le singole tematiche affrontate.
• Il prodotto televisivo inizia a definirsi in base alla costruzione narrativa, alla tipologia di programmazione, agli elementi tematici, ai livelli della rappresentazione (la messa in scena televisiva), tutti elementi caratterizzanti del format.
• Una struttura di questo tipo implica già una configurazione di scelte e strategie, da rispettare integralmente.
• La serialità, ormai elemento fondante della cultura televisiva, e la prevedibilità dei momenti e delle regole sono le condizioni fondamentali da considerare nella costruzione di un format.
Pagina 20 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Il format nell’accezione televisiva
• Implica la possibilità di realizzazione e riproduzione di prodotti
televisivi, con le medesime caratteristiche, nelle televisioni di
qualsiasi nazione.
• L’ideazione di un format esige un insieme di competenze in
settori diversi: sceneggiatura, scenografia, grafica, scrittura,
psicologia, geometria etc.
• Si risponde così ad una serie di canoni (scenografia,
conduttori, vallette, ospiti, atmosfera dello studio televisivo,
location), tutti orientati al coinvolgimento del telespettatore,
stimolando le sue emozioni con la rappresentazione della
realtà nella forma più competitiva.
Pagina 21 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Dall’idea al format F
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Pagina 22 Prof.ssa Mihaela Gavrila
IL PAPER FORMAT
PRIMA PARTE: INFORMAZIONI GENERALI
- Titolo del programma
- Genere/i di appartenenza
- Durata in minuti
- Collocazione in palinsesto
- Frequenza di trasmissione/Canale
- Target di riferimento
Pagina 23 Prof.ssa Mihaela Gavrila
IL PAPER FORMAT
SECONDA PARTE: DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA
- Breve riassunto dell’idea (2/3 frasi)
- Descrizione dettagliata della struttura del
programma: protagonisti, conduzione, snodi,
regole,
- illustrazioni, indicazioni scenografiche e grafiche
- Altri materiali: scaletta, copione numero zero,
eventuale merchandising, adattamento cross-
mediale
Pagina 24
Prof.ssa Mihaela Gavrila
Idea
Ricostruzione degli scenari preesistenti
Nome programma
Budget
Linea editoriale (che considera l’impostazione del soggetto proponente)
Obiettivi
Referenti (target)
Strutture
Organigramma (figure manageriali, comunicatori interni, figure creative, tecnici, figure relative alla comunicazione esterna)
Alleanze strategiche e operative
Investitori finanziari da coinvolgere
Programmazione (strategie di palinsesto)
Linguaggi e logiche di produzione
Pubblicità e comunicazione del programma
Pagina 25 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Che cos’è?
È un utile strumento di pianificazione strategica di
un progetto o di un programma.
è l’acronimo di quattro parole inglesi:
SWOT ANALYSIS
Pagina 26 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Punti di forza
Minacce
Opportunità
Punti di debolezza
Sono fattori esogeni in quanto derivano dal
contesto esterno; difficilmente modificabili.
Sono fattori endogeni, interni al contesto di
analisi; possono subire modifiche in corso
d’opera.
SWOT ANALYSIS
Pagina 27 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Quando si usa?
ex ante può essere utile per migliorare l’integrazione del programma nel suo contesto; in corso d’opera consente a più riprese la verifica delle linee strategiche adottate; funge cioè da strumento di controllo e di convalida delle fasi di realizzazione del progetto; ex post serve a contestualizzare i risultati finali dei piani e programmi.
SWOT ANALYSIS
Pagina 28 Prof.ssa Mihaela Gavrila
Contatti
Ci trovate online qui
Collaboratori:
E durante le ore di ricevimento (ma non solo) qui
Stanza B11B
Dipartimento CoRiS
I piano, via Salaria 113