3
22 MAGGIO 2015 Automazione integrata INTERVISTA IL CAMBIAMENTO IN ATTO NEI PROCESSI MANUFATTURIERI, CON LINEE DI TENDENZA CHE SI STANNO SEMPRE PIÙ CHIARENDO E CONSOLIDANDO, RICHIAMA SOLUZIONI TECNOLOGICHE OGGI RESE DISPONIBILI DA UN MIX TRA FELICE INTUIZIONE E CORAGGIO DI INTRAPRENDERE NUOVI PERCORSI. I Aldo Cavalcoli Connettività, ma non solo l titolo di questa intervista può apparire ba- nale, ma evidenzia due realtà fondamen- tali: la prima, ampiamente condivisa, l’im- portanza della connettività come elemen- to portante della fabbrica del futuro; la se- conda, che la connettività da sola non ba- sta, concetto questo certamente ovvio ma da declinarsi sull’esigenza di un contorno di soluzioni tecnologiche che permettano di risolvere in modo ottimale, meglio se inno- vativo, le problematiche inevitabili derivan- ti da ambientazioni diverse, semplificando le applicazioni, stimolandone di nuove e aprendo a un coinvolgimento di quanti, siano essi Sysrem In- tegrator od OEM, non hanno necessariamente co- noscenze approfondite di Information Technology. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Abela, Sales & Marketing Manager di EFA Automazione. L’azienda e la sua collocazione sul mercato In una vostra presentazione viene evidenziato che EFA Automazione propone un portfolio di prodot- ti orientati alla “soluzione” dei problemi sottopo- sti da System Integrator e costruttori di macchine ed impianti, e che l’azienda ha fondato il suo suc- cesso su un’innata predisposizione alla consulenza tecnica e al servizio del cliente. Fatta questa pre-

ma non solo I - EFAre un PLC o una RTU classica, poi serve un software SCADA per la supervisione, ma quanto è nel mezzo, che è l’architettura che usa o meno una VPN, che consente

  • Upload
    others

  • View
    4

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: ma non solo I - EFAre un PLC o una RTU classica, poi serve un software SCADA per la supervisione, ma quanto è nel mezzo, che è l’architettura che usa o meno una VPN, che consente

22

MA

GG

IO 2

015

Aut

omaz

ione

inte

grat

a

INTERVISTA

IL CAMBIAMENTO IN ATTO NEI

PROCESSI MANUFATTURIERI,

CON LINEE DI TENDENZA CHE SI STANNO SEMPRE

PIÙ CHIARENDO E CONSOLIDANDO,

RICHIAMA SOLUZIONI

TECNOLOGICHE OGGI RESE

DISPONIBILI DA UN MIX TRA FELICE

INTUIZIONE E CORAGGIO DI

INTRAPRENDERE NUOVI PERCORSI.

I

Aldo Cavalcoli

Connettività,

ma non solol titolo di questa intervista può apparire ba-nale, ma evidenzia due realtà fondamen-tali: la prima, ampiamente condivisa, l’im-portanza della connettività come elemen-to portante della fabbrica del futuro; la se-conda, che la connettività da sola non ba-sta, concetto questo certamente ovvio ma da declinarsi sull’esigenza di un contorno di soluzioni tecnologiche che permettano di risolvere in modo ottimale, meglio se inno-vativo, le problematiche inevitabili derivan-ti da ambientazioni diverse, semplifi cando

le applicazioni, stimolandone di nuove e aprendo a un coinvolgimento di quanti, siano essi Sysrem In-

tegrator od OEM, non hanno necessariamente co-noscenze approfondite di Information Technology. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Abela, Sales & Marketing Manager di EFA Automazione.

L’azienda e la sua collocazione sul mercatoIn una vostra presentazione viene evidenziato che EFA Automazione propone un portfolio di prodot-ti orientati alla “soluzione” dei problemi sottopo-sti da System Integrator e costruttori di macchine ed impianti, e che l’azienda ha fondato il suo suc-cesso su un’innata predisposizione alla consulenza tecnica e al servizio del cliente. Fatta questa pre-

[email protected] 22 20/04/15 10:37

Page 2: ma non solo I - EFAre un PLC o una RTU classica, poi serve un software SCADA per la supervisione, ma quanto è nel mezzo, che è l’architettura che usa o meno una VPN, che consente

23

MA

GG

IO 2

015

Aut

omaz

ione

inte

grat

a

messa, può dettagliarci la mission della sua azienda e la sua collo-cazione di mercato?Fino a poco tempo fa eravamo concentrati su HMI e SCADA, poi ab-biamo avuto l’opportunità di incrociare un’azienda come eWON, so-cietà belga leader nelle soluzioni per la teleassistenza PLC e telecon-trollo, e questo incontro ha determinato una vera e propria svolta. La famiglia di prodotti eWON ci ha permesso di guidare molte aziende italiane verso l’utilizzo di internet per fare teleassistenza, ma questo è stato solo il primo passo. La piattaforma eWON, perchè come tale può essere defi nita, si sta rivelando anche come una base per l’In-dustrial Internet of Things, distribuendo sul territorio punti per un ac-cesso locale o remoto a macchine e impianti. Abbiamo quindi inizia-to un diverso percorso nella connettività, diciamo più articolato per-chè avevamo la rappresentanza di HMS, numero uno al mondo del-la connettività tra fi eldbus. Successivamente, avendo compreso che quella era la strada giusta, abbiamo acquisito Kepware Technolo-gies, numero uno negli OPC, riunendo un gruppo di aziende che ora rappresentano l’80% del nostro fatturato: un cambiamento notevo-le, considerando che prima la connettività contava solo per il 5% del nostro giro d’affari. Il completamento di questo nuovo percorso, che ci ha portato ad avere un insieme di proposte a mio avviso è uni-co in Italia, è stato Ignition di Inductive Automation, con cui possia-mo rispondere alle crescenti esigenze di raccolta dati, analisi in tem-po reale e integrazione con i sistemi IT. Il prodotto, che sta avendo un notevole successo e che attualmente spingiamo per la sua con-nettività a database, si colloca nell’area MES, ambientazione indub-biamente complessa e di cui abbiamo un’esperienza limitata. L’en-te MESA, Manufacturing Enterprise Solutions Association Interna-tional, che si occupa del MES, ha individuato 11 diverse funzionali-

tà, e una di queste è la raccolta dati, quella a più basso livello: vo-lendo collegarsi all’ERP, in qualche modo ci si deve collegare verso il campo, quindi la connettività e il passaggio dei dati verso il databa-se è il primo passo. Non intendiamo diventare dei player del MES, al pari di aziende quali Siemens o Wonderware che hanno una loro storia, piuttosto crediamo di poter aiutare questi e altri player, volen-do fare una metafora, “stappando tante bottiglie di buon vino spar-se per il Factory Floor”. Per tirare fuori i dati occorrono prodotti, quali Ignition, che messi a disposizione di integratori che non necessaria-mente hanno competenze approfondite in ambito IT, possano per-mettere loro non solo di “stappare” i dati, ma anche di verifi care se e come iniziare a essere coinvolti nel campo MES: senz’altro un’op-portunità, perchè se non allargano il loro campo di intervento reste-ranno a confrontarsi e combattere con macchine, PLC e inverter, mentre nell’area MES c’è tantissimo da fare.

Il supporto all’innovazioneConsiderando la vostra offerta di prodotti, quali ritiene che meglio di analoghe proposte dei competitor possono aiutare le aziende a in-novare, a soddisfare le loro priorità?Per il momento il nostro prodotto di punta rimane la gamma eWON, e questo per vari motivi, primo tra tutti il successo commerciale, che è notevolmente cresciuto e continua a crescere. L’azienda eWON è stato la prima al mondo a concepire un prodotto per teleassistenza via internet, e all’inizio non ha avuto rivali, e anche EFA Automazio-ne per alcuni anni ha vissuto senza avere concorrenza. Attualmente vi sono diversi competiror sul mercato, ma noi restiamo i leader. Da dire poi che nessuno tra i grandi player ha ritenuto che questo fosse un prodotto che valesse la pena sviluppare all’interno del proprio ba-sket, e questo a noi va ovviamente bene. Con i maggiori grandi pla-yer siamo dei partner, con Rockwell, con Schneider, con Siemens, e altri, e anche con i loro partner e clienti. Noi garantiamo che le mac-chine equipaggiate con i prodotti eWON possano essere raggiunte ovunque via internet. Ma si tratta solo del primo passo: la teleassi-stenza, su cui oggi abbiamo un certo numero di concorrenti, è una

Il router industriale Flexy di eWON è costituito da moduli componibili: si scelgono le funzioni e i protocolli più adatti alle proprie necessità, si assemblano, e infi ne si personalizzano le applicazioni per controllo e gestione del fl usso di dati.

Gianfranco Abela, Sales & Marketing Manager di EFA Automazione.

[email protected] 23 20/04/15 10:37

Page 3: ma non solo I - EFAre un PLC o una RTU classica, poi serve un software SCADA per la supervisione, ma quanto è nel mezzo, che è l’architettura che usa o meno una VPN, che consente

24

INTERVISTAM

AG

GIO

20

15

Aut

omaz

ione

inte

grat

a

parte di quanto eWON può dare, proponendosi anche come piat-taforma che consente per esempio la programmazione della manu-tenzione predittiva, purtroppo in Italia ancora poco sviluppata, e non mancano esempi di clienti che si stanno muovendo in questa dire-zione. La piattaforma eWON permette anche di implementare siste-mi di telecontrollo, in pratica uno SCADA, con ciò intendendo non certo il solo software come molti pensano, ma l’insieme di quanto lo costituisce, quindi l’acquisizione dati e i dispositivi sul campo. Un te-lecontrollo tradizionale prima basato su sistemi dedicati può ora es-sere realizzato con prodotti standard. Il sistema in campo può esse-re un PLC o una RTU classica, poi serve un software SCADA per la supervisione, ma quanto è nel mezzo, che è l’architettura che usa o meno una VPN, che consente un collegamento via internet o re-ti 3G, 4G, o ADSL, è qualcosa che fi no a ieri non c’era, ed eWON lo ha reso disponibile. Se poi il cliente ha i propri PLC, RTU o super-visori, non forziamo certo ad adottare i nostri prodotti, anche se ab-biamo la possibilità di fornire tutto. Nei nostri messaggi promoziona-li al mercato siamo molto chiari: utilizzate il vostro PLC, ed elenchia-mo tutti i PLC per i quali sono disponibili driver eWON, utilizzate il vo-stro SCADA, ma sappiate che esiste un’architettura per realizzare un completo sistema di telecontrollo a costi contenuti, a differenza delle precedenti ben più costose soluzioni in cui un solo fornitore dava tut-te le componenti necessarie al sistema. Questo per noi signifi ca sup-portare l’innovazione.

I paradigmi emergentiTempo fa si parlava solo di Cloud, poi sono emersi i Big Data, e ora l’attenzione è concentrata su Industry 4.0 e Internet of Things. Molto si gioca sulla connettività, su un uso intelligente dei dati, su nuovi possibili servizi. In questo panorama in divenire, come si col-loca EFA Automazione? Quali tra le vostre proposte ritiene sia mag-giormente coerente con i nuovi paradigmi emergenti?Per rispondere a questa domanda potrei ancora parlare di eWON, ma altri nostri prodotti ben si prestano a essere in sintonia con quelli che lei ha defi nito come paradigmi emergenti, e mi riferi-sco agli OPC Server di Kepware per la connessione di PLC, sen-sori e dispositivi di campo alle applicazioni di più alto livello. Que-sta azienda sta facendo cose semplicemente fantastiche. Consi-deri questo esempio: c’è un’azienda americana di grande succes-so, la Splunk, che opera nell’ambito dei Big Data, nel campo del-la sicurezza dei dati e della Business Intelligence. Big Data, sempli-fi cando, signifi ca raccogliere dati non strutturati da sorgenti estre-mamente diversifi cate, per poi estrarre informazioni utili per speci-fi ci obiettivi di business. Alla loro piattaforma di operational intelli-gence mancava la connettività verso il basso, e per implementare questa parte hanno contattato Kepware che ha realizzato i neces-sari driver. Kepware è poi una delle poche che ha il collegamen-to SAP diretto, e questo ci ha introdotto in alcune grandi aziende italiane, permettendoci di interloquire direttamente con il livello IT. Spesso dall’IT si va direttamente sul campo, non necessariamen-te tramite uno strato intermedio di middleware, e qui sta il valore di Kepware, e il fatto che il fl usso dati vada poi sull’ERP rende per noi importante la referenza con SAP. La prossima novità di Kepware, che tra l’altro va proprio incontro all’IoT, sarà la possibilità di far gira-

re Kepware su Linux o comunque su piattaforme non Windows: già gira su Raspberry. Detto diversamente un hardware da poche de-cine di euro avrà la possibilità di connettere i sensori in ambito IoT. Volendo riassumere quanto sin qui detto sui nostri prodotti, penso che ben si comprenda che abbiamo a disposizione tutte le possibi-lità di connessione, e questo ci dà notevoli possibilità di intervento su una gamma ampia e diversifi cata di clienti e applicazioni: siamo sempre cresciuti di anno in anno, e continuiamo a farlo, perchè ab-biamo creduto e spinto nella connettività.

L’impegno sulla diffusione di culturaL’idea che si ricava da questo nostro colloquio è che la vostra offer-ta abbia due caratteristiche principali: prodotti che non si sovrap-pongono, cioè autonomi dal punto di vista concettuale, e una valen-za della proposta al mercato tale da richiamare un nuovo approccio culturale. Sul secondo punto, avere delle specifi che iniziative? Posso parlare della nostra EFA University, idea che nasce dalla con-sapevolezza di aver acquisito un pacchetto di soluzioni tecnologiche all’avanguardia che ci stanno portando anche a fare cultura perchè, se così si può dire, stiamo conducendo per mano tanti utenti ad ac-quisire nozioni nuove. L’dea è nata l’anno scorso, in occasione dell’in-contro annuale promosso negli USA da Ignition, dove è stata inaugu-rata l’Inductive Automation University. Il fatto che anche un’altra no-stra azienda, la HMS, abbia una sua Academy, ci ha stimolato a con-cepire una nostra iniziativa tecnico-culturale, la EFA University, con l’ambizione di creare un coordinamento sotto cui stanno le iniziative di formazione delle aziende da noi rappresentate. Siamo ben consa-pevoli che grandi player hanno la loro University, ma interna alla lo-ro proposta proprietaria, il che riteniamo sia antitetico con i principi di Industry 4.0, perchè se si parla di fabbrica digitale occorre privi-legiare una libertà di scelta nel tipo di tecnologie da usare, quanto-meno nei diversi stadi. Chiaramente vi sono fattori che impongono di uniformare le scelte almeno a livello macchina, ma a livello azienda, se si parla di MES, ERP o Factory Floor, le fi losofi e sono diverse. Un unico fornitore per le fabbriche del futuro non può esistere quasi per defi nizione, perchè le fabbriche sono diverse, e la ricerca dell’ottimiz-zazione porta a soluzioni eterogenee da più fornitori, ciascuno leader in specifi che tipologie di soluzioni. ■

Kepware è poi una delle poche che garantiscono il collegamento SAP diretto, e questo ha introdotto EFA Automazione introdotto in alcune grandi aziende italiane, permettendo all’azienda di interloquire direttamente con il livello IT.

© R

IPR

OD

UZ

ION

E R

ISE

RV

ATA

[email protected] 24 20/04/15 10:37