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1 STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO 1 IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE, AMBIENTALE E CARTOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI TORINO L’OFFERTA DISPONIBILE E LA SUA EVOLUZIONE Febbraio 2008 Assessorato alla Pianificazione Territoriale e Protezione Civile

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1

STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL

TERRITORIO

1

IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO

TERRITORIALE, AMBIENTALE E

CARTOGRAFICO DELLA

PROVINCIA DI TORINO

L’OFFERTA DISPONIBILE E LA SUA EVOLUZIONE

Febbraio 2008

AAsssseessssoorraattoo aallllaa PPiiaanniiffiiccaazziioonnee

TTeerrrriittoorriiaallee ee PPrrootteezziioonnee CCiivviillee

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Assessorato alla Pianificazione Territoriale, alla Protezione Civile e alla Difesa del Suolo

Area Territorio, Trasporti e Protezione Civile

Ufficio di Piano Territoriale di Coordinamento

Servizio Gestione Informazioni Territoriali, Ambientali e Cartografiche

IL NUOVO SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE, AMBIENTALE E

CARTOGRAFICO DELLA PROVINCIA DI TORINO

L’OFFERTA DISPONIBILE E LA SUA EVOLUZIONE

Assessore: Giorgio Giani

Direttore: Paolo Foietta

a cura di: Paolo Foietta - Daniela Boggio

con la collaborazione di: Ilario Abate Daga - Simonetta Alberico - Andrea Ballocca - Giorgio

Barbero - Stefania Borgna - Elena Briatore - Lucrezia Colurcio - Elisa Cravero - Daniele Enrico

Bena - Giovanni Fabbri - Stefania Falletti - Gianfranco Fiora - Alessandra Genisio - Stefania

Grasso - Fabrizio Longo - Antonino Militello - Irene Mortari - Gabriele Papa - Roberto Porcari -

Paola Vayr

Febbraio 2008

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PREMESSA.........................................................................................................................4

L’OFFERTA “INTEGRATA“ DI CARTOGRAFIA DELLA PROVINCI A DI TORINO ..........6

La Cartografia fotogrammetrica della Provincia di Torino – CTP 1:5.000. ............................................................... 7

Cartografia numerica – CTP 1:5.000 ............................................................................................................................. 7

Il progetto catasto della Provincia di Torino................................................................................................................ 13

I contenuti ed i risultati della convenzione Provincia-Catasto ..................................................................................... 13

Acquisizione e utilizzo dell’ Ortofotocarta digitale IT2000......................................................................................... 18

La Realizzazione della Prima Ortofotocarta digitale alla scala 1:5.000 della Provincia di Torino -2006............... 19

Metodologia di formazione.......................................................................................................................................... 19

Riprese aerofotogrammetriche ..................................................................................................................................... 19

Inquadramento ed appoggio......................................................................................................................................... 20

Rappresentazione cartografica e contenuti dell’ortofoto digitale................................................................................. 20

Modello digitale del terreno......................................................................................................................................... 21

Ortofoto: il prodotto finale ........................................................................................................................................... 21

Organizzazione e distribuzione della cartografia di base (all’interno e all’ esterno dell’ente) ................................ 24

IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI TORINO ............31

VERSO UN NUOVO SISTEMA INFORMATIVO GEOGRAFICO “CON DIVISO” PER IL

GOVERNO DEL TERRITORIO .........................................................................................34

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4

PREMESSA

L'azione di governo del territorio e

dell'ambiente, presuppone la diretta e

continua conoscenza

• dello stato del territorio e dell'ambiente -

attraverso strumenti di monitoraggio

dell'assetto territoriale (fisico e

morfologico), dell'uso del suolo in atto,

del carico antropico (il sistema della

popolazione, l'urbanizzazione, le attività

economiche) del sistema delle relazioni

(mobilità, accessibilità ...), dell'attitudine e

delle limitazioni all’uso dei suoli,

(fertilità, produttività, fragilità,

vulnerabilità).

• della volontà di trasformazione e utilizzo

del territorio espressa dagli attori che a

vario titolo aggregano domande e bisogni

e li sintetizzano in offerte e proposte di

trasformazione - PRGC progetti di

infrastrutture per la mobilità, ecc.,

proposti dagli operatori pubblici e privati,

ed espressi in indirizzi e proposte

settoriali (attività estrattive, trasporti,

parchi, energia, rifiuti, risorse idriche, ...).

Tale conoscenza deve essere progettata,

strutturata e organizzata su base geografica:

ogni informazione deve essere georiferita

(posizionata su cartografia "digitale"

omogenea) e, attraverso appositi strumenti

informatici, deve essere possibile mettere in

relazione, elaborare, rappresentare, derivare

informazioni diverse. Le base di dati prodotte

devono poter essere continuamente

aggiornate, al fine di consentire

l'adeguamento di politiche, indicazioni di

programma e di piano ai processi di

trasformazione che possono variare anche

significativamente le condizioni e lo stato del

territorio e dell'ambiente. Il modello della

conoscenza deve inoltre consentire, anche nel

medio periodo, la misura degli effetti delle

politiche sull'assetto del territorio e

dell'ambiente, consentendo verifiche quali-

quantitative dell'efficacia dell'operato

dell’azione amministrativa.

La Provincia ha costruito il proprio sistema

informativo territoriale, ambientale e

cartografico:

• realizzando e aggiornando una propria

cartografia tecnica provinciale

(fotogrammetrica e vettoriale) e

realizzando una orto-fotocarta digitale

“proprietaria”;

• acquisendo la cartografia catastale (catasto

terreni) dell’intero territorio della

Provincia e contribuendo all’acquisizione

di 98 comuni censuari non ancora

digitalizzati:

• utilizzando, in modo cooperativo, basi

cartografiche digitali omogenee e

aggiornate e sistemi/modelli/strumenti di

consultazione ed elaborazione

compatibili con le scelte della Regione

Piemonte, delle altre Province piemontesi

e della maggior parte degli Enti locali

della Provincia;

• utilizzando le informazioni già presenti

presso altri Enti;

• completando ed integrando le informazioni

disponibili realizzando un modello di

gestione che ne consenta il costante

aggiornamento;

• utilizzando i processi amministrativi come

processi di produzione ed aggiornamento

delle informazioni;

• definendo flussi informativi stabili e

continui con i diversi enti locali.

La dotazione informativa della provincia di

Torino, unica nel panorama italiano, viene

messa a disposizione in modo congruente e

“sovrapponibile” alle amministrazioni

comunali nella forma di Assistenza Tecnica

agli Enti Locali come contributo importante

al nuovo modello di governo del territorio

prefigurato dalla Regione Piemonte, per

attivare forme sperimentali di utilizzo dei

sistemi informativi geografici in

anticipazione alla nuova legge di Governo del

Territorio.

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L’OFFERTA “INTEGRATA“ DI

CARTOGRAFIA DELLA PROVINCIA DI

TORINO

Andamento

Fin dall’inizio degli anni ‘70 la Provincia di

Torino ha costituito un Servizio Cartografico

nell’ambito del quale ha prodotto la Carta

Tecnica Provinciale (CTP) realizzata con le

metodologie proprie della aerofotogrammetria

alla scala 1:5.000 (838 elementi).

Tale scelta lungimirante ed anticipatrice,

finalizzata inizialmente alle esigenze proprie

dell’ente è nel tempo evoluta , utilizzando

nuovi strumenti e tecnologie; le cartografie

prodotte, sono state messe a disposizione dei

Comuni, delle Comunità Montane, della

Regione Piemonte, degli Enti di Studio e di

ricerca (Atenei, CNR, Parchi Nazionali,

Istituti di ricerca).

E’ oggi disponibile presso la Provincia un

patrimonio unico che documenta quasi 40

anni di trasformazione del territorio; la

documentazione aereofotogrammetrica

prodotta solo per la carta tecnica 1:5000

comprende complessivamente oltre 40.000

fotogrammi – con riprese effettuate di norma

tra i 2.000 ed i 3.000 metri al di sopra del

livello del suolo ed approssimativamente ad

una scala fotografica compresa tra 1:15.000 e

1:18.000.

La Cartografia Provinciale è stata oggetto, nel

tempo, di aggiornamento e di estensione ed è

oggi attivo un Sistema Informativo territoriale

e Cartografico, unico nel panorama italiano

che comprende, informazioni preziose,

indispensabili per un corretto processo di

governo del territorio.

Il "SITAC" è stato costituito nel 1997, per

iniziativa dell’ Assessore Luigi Rivalta, per

raccogliere, informatizzare, gestire ed

elaborare le diverse informazioni

cartografiche e territoriali necessarie alle

attività di governo del territorio.

Oltre alla CTP digitale l’offerta cartografica

della Provincia di Torino comprende oggi:

• la cartografia catastale (Catasto

Terreni), estesa all’intero territorio

provinciale, che mosaica particelle e

fogli di mappa per Comune

• la cartografia storica ( carta degli Stati

Sabaudi 1823 - 1:50.000, IGM

1880-82 - 1:25.000, IGM 1922-34 -

1:25.000, IGM 1955-69 - 1:25.000),

Tutte le informazioni cartografiche sono tra

loro coerenti e sovrapponibili sono

consultabili in modo integrato sul sito della

Provincia di Torino.

Le informazioni sono messe a disposizione in

formato digitale alle Amministrazioni ed agli

Enti Locali presenti sul territorio provinciale.

La presente relazione descrive la consistenza

e le caratteristiche dell’offerta di cartografia

digitale della Provincia di Torino e degli

strumenti per l’accesso e la consultazione già

a disposizione presso l’ente.

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LA CARTOGRAFIA

FOTOGRAMMETRICA DELLA

PROVINCIA DI TORINO – CTP 1:5.000.

Fin dall’inizio degli anni ‘70 la Provincia di

Torino ha costituito un Servizio Cartografico

nell’ambito del quale ha prodotto la Carta

Tecnica Provinciale (CTP) realizzata con le

metodologie proprie della aerofotogrammetria

alla scala 1:5.000 (838 elementi) e

continuamente aggiornata.

Il Servizio Cartografico Provinciale si è

occupato della predisposizione e

dell’aggiornamento della cartografia in scala

1:5.000 del territorio provinciale e della sua

messa a disposizione dell’utenza.

Il patrimonio cartografico complessivo

presenta una “età” massima di 5-6 anni e – in

alcune realtà territoriali - di meno di 3 anni.

Di tutta la cartografia aerofotogrammetrica a

tratto in scala 1:5.000 sono inoltre a

disposizione le immagini “raster” georiferite

(interrogabili, stampabili e mosaicabili).

Cartografia numerica – CTP 1:5.000

L’esigenza di mantenere aggiornato e

gestibile informaticamente il patrimonio

cartografico si manifesta in modo diffuso sul

territorio e, particolarmente, in riferimento a

quelle porzioni del medesimo nei confronti

delle quali:

• l’obsolescenza informativa determinata

dalla lontananza nel tempo del periodo di

formazione della cartografia di fatto

diminuisce l’utilizzabilità del supporto;

• sono in corso od in programma iniziative

progettuali a carattere strutturale di

particolare rilevanza per la comunità

locale e per quella che, a vario titolo,

opera sul territorio della Provincia.

A tal fine la Provincia di Torino ha elaborato

un programma pluriennale di intervento 2001-

2007 finalizzato a:

• estendere la formazione di cartografia

numerica aggiornata alle parti del

territorio sottoposte a rilevanti

trasformazioni territoriali a partire

dall’A.M.T. e dall’Eporediese;

• aggiornare gli elementi cartografici più

datati;

• recuperare la cartografia numerica

prodotta dalla Città di Torino e dai

Comuni di prima cintura attraverso

derivazione/generalizzazione delle basi di

dati digitali già disponibili.

Tale programma ha previsto nel periodo

2001-2007 la formazione di cartografia

numerica per

complessivi 764 elementi così ripartiti:

Per oltre 356 elementi è disponibile

cartografia vettoriale “digitalizzata”

(cartografia numerica 2D).

Elementi Disponibilità

Digitalizzazione di cartografia al tratto recente (2D)

(aggiornamento 2000)

356

disponibili

Cartografia Numerica 3D 2001 76 disponibili

Cartografia Numerica 3D 2002 65 disponibili

Cartografia Numerica 3D 2003 84 disponibili

Cartografia Numerica 3D 2004-05 84 In consegna

Cartografia Numerica 3D 2006-07 83 In realizzazione

Progetto speciale A.M.T. (acquisizione e

generalizzazione di cartografia numerica comunale

16 disponibili

Totale cartografia numerica vettoriale 764

Per 408 elementi è disponibile cartografia numerica 3D.

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Tutta la cartografia, in formato GAUSS

BOAGA e UTM viene messa a disposizione

agli Enti Locali per i propri scopi istituzionali.

La cartografia numerica 3D si differenzia da

quella tradizionale per alcuni aspetti

fondamentali. Essa consente la

visualizzazione tridimensionale, oltre alle

curve di livello e ai punti quotati, di tutto

l‘ambiente urbano, del verde, dei muri e delle

recinzioni, delle infrastrutture viarie. A

differenza della cartografia 2D in cui erano

presenti solo le coordinate x,y, di un punto, in

questo tipo di cartografia viene rappresentata

anche la z, che ne contraddistingue la quota

altimetrica.

Il file 3D è “navigabile” in assonometria o in

prospettiva, consentendo di eseguire

determinazioni quantitative (quote, distanze,

ecc.) sui particolari topografici.

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Sovrapposizione di

cartografia tecnica

provinciale

vettoriale con

elaborazione DBT.

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Aggiornamento ed

elaborazione DBT di

cartografia tecnica

provinciale

vettoriale ad

ott./2006 da ortofoto

digitale.

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Stampa di un elemento della Cartografia tecnica provinciale in scala 1:5.000 –Generalizzazione Cartografia Numerica comuni AMT

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IL PROGETTO CATASTO DELLA

PROVINCIA DI TORINO

Con sempre maggior frequenza emerge –

soprattutto da parte delle Amministrazioni

Comunali, - l'esigenza di poter disporre di un

supporto cartografico a grande scala

contenente i tematismi catastali (fogli di

mappa e particelle) che, realizzato in un

"continuum" territoriale su area comunale e su

area più vasta, consenta, avvalendosi di

tecnologie informatiche, di associarvi una

gamma di informazioni indispensabili per la

conoscenza e la gestione del territorio in

relazione alle competenze istituzionali degli

Enti medesimi.

Al fine di poter disporre di tali informazioni,

di poterle utilmente elaborare e - non

secondariamente - di poter attivare tale forma

di assistenza tecnica nel rispetto delle vigenti

disposizioni di legge, soprattutto per quanto

attiene l'utilizzabilità e la messa a

disposizione dei dati catastali, è stato

sottoscritto nel dicembre 2001 un

Protocollo d'Intesa tra la Provincia di

Torino e l'Agenzia del Territorio di Torino nell'ambito del quale si configura un

rapporto permanente ed istituzionalizzato tra

i due Enti anche per l'indispensabile

aggiornamento dei dati, presupposto

fondamentale affinchè l'Amministrazione

Provinciale possa svolgere il ruolo di

sostegno e coordinamento delle realtà locali1

e, particolarmente, di quelle che, per la

modesta dimensione e per i limitati mezzi

tecnici e finanziari, non sono in grado di

provvedervi direttamente.

L’intesa raggiunta (onerosa per la Provincia

di Torino, che ha investito nel progetto più di

1,3 milioni di €) ha consentito di completare e

aggiornare il catasto numerico su tutta la

Provincia di Torino, e di rendere disponibili e

1 D. L.gs 18.08.2000 n. 267 del 18.08.2000 - art. 19 (ex art.

14 Legge 142/90) Spettano alla Provincia le funzioni

aministrative di interesse Provinciale che riguardano vaste

zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nei settori

relativi alla raccolta ed elaborazione dati e assistenza

tecnico-amministrativa agli enti locali.

sovrapponibili i dati catastali alla cartografia

tecnica e alle Ortofoto digitali in scala

1:5.000 prodotte dall'Amministrazione

Provinciale (pur in presenza di differenti

sistemi di rappresentazione). consentendo su

tale base l'effettuazione di analisi e riscontri

oggettivi sulla realtà urbanistica, antropica ed

economica del territorio;

Tale investimento della Provincia anticipava

la riforma della P.A.,attraverso la quale

importanti attribuzioni vengono assegnate alle

Amministrazioni Comunali, insieme ad altri

soggetti pubblici (Comuni, Associazioni di

Comuni, Comunità Montane), in materia di

Catasto.

In tale contesto la Provincia di Torino ha

realizzato il proprio progetto che prevede

iniziative informatiche - in collaborazione

con il C.S.I. e, per l'appunto, con l'Agenzia

(ex-Ufficio del Territorio) di Torino - volte

alla formazione ed all'aggiornamento di

quei dati territoriali che costituiscono il

presupposto per consentire ai Comuni di

modesta dimensione di svolgere più

adeguatamente i propri compiti in materia di

tributi (ICI) e, in prospettiva, consentano loro

di prepararsi a svolgere quelle funzioni di

gestione e di servizio che presumibilmente

saranno trasferite.

I contenuti ed i risultati della convenzione Provincia-Catasto

La Provincia ha promosso e sottoscritto l’11

dicembre 2001 la Convenzione con l’Agenzia

del Territorio, “al fine di conseguire una

accelerazione dell’espletamento delle attività

previste per la costituzione dell’anagrafe dei

beni immobiliari, quale premessa per

conseguire sia una migliore pianificazione

territoriale che una più coerente gestione

della fiscalità locale “. Con questa iniziativa la Provincia di Torino è

intervenuta per sostenere l’Agenzia del

Territorio ed i Comuni nel processo di

aggiornamento ed informatizzazione del

Catasto Terreni; tale processo ha consentito di

fornire ai comuni una base di dati catastale

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(catasto terreni) aggiornata, sia per la

cartografia numerica che per gli archivi

censuari, e completamente informatizzata.

Le attività condotte sono state le seguenti:

� Aggiornamento della cartografia e degli

archivi censuari mediante recupero

dell’arretrato geometrico e censuario -

vecchia procedura (Agenzia del

Territorio)

La finalità del progetto è l’evasione delle

pratiche arretrate ed il congruente

aggiornamento della cartografia del nuovo

Catasto Terreni (N.C.T.) e dei dati

censuari.

L’arretrato relativo al catasto terreni è

riferito ai tipi mappali, vecchia procedura;

l’aggiornamento relativo al territorio dei

comuni non ancora meccanizzati, per

quanto concerne le pratiche in vecchia

procedura, sarà effettuato ancora con

metodi tradizionali, sulla cartografia al

tratto, e dovrà essere effettuato prima della

acquisizione della cartografia in formato

numerico. Il recupero dell’arretrato è stato

effettuato a cura dell’Agenzia del

Territorio di Torino.

� Digitalizzazione della cartografia

catastale in forma cartacea (Provincia

di Torino)

La cartografia catastale di 98 comuni

censuari del territorio della Provincia di

Torino è in formato cartaceo. Nell’ambito

del progetto si è proceduto alla loro

acquisizione in formato numerico secondo

le specifiche definite dall’Agenzia del

Territorio.

L’operazione è stata espletata seguendo la

“Specifica Tecnica per l’aggiornamento e

l’acquisizione numerica delle matrici dei

fogli di mappa catastali” redatta dalla

Direzione Generale del Catasto (novembre

1990). L’attività prevede la riconversione

in uno dei formati catastali richiesti (NTF,

SDO, DST) o altro standard industriale

(DXF, ecc.); l’acquisizione è avvenuta in

coordinate Cassini-Soldner, secondo i

sistemi di riferimento dei centri di

emanazione attualmente previsti per la

cartografia cartacea (l’attività prevede la

raccolta di tutta la documentazione

relativa alla rete ed ai centri di emanazione

Cassini-Soldner, disponibile presso

l’Agenzia del Territorio di Torino). Le

attività di numerizzazione delle mappe

cartacee esistenti sono state effettuate a

cura della Provincia di Torino utilizzando

il Csi Piemonte.

� Aggiornamento della cartografia

numerica e degli archivi censuari

mediante recupero dell’arretrato

geometrico e censuario - nuova

procedura (Agenzia del Territorio)

La finalità del progetto è l’evasione delle

pratiche arretrate ed il congruente

aggiornamento della cartografia del nuovo

Catasto Terreni (N.C.T.) e dei dati

censuari.

L’arretrato relativo al catasto terreni è

riferito ai tipi mappali, nuova procedura,

indicati nell’allegato tecnico n. 2;

l’aggiornamento del Catasto Terreni,

relativamente al territorio dei comuni di

interesse, è stato completato mediante

l’inserimento degli atti Pregeo sui dati

meccanizzati. Il recupero dell’arretrato è

stato effettuato a cura dell’Agenzia del

Territorio.

� Trasformazione della cartografia

numerica in coordinate Gauss Boaga,

mosaicatura dei fogli e sovrapposizione

alla carta tecnica provinciale 1:5.000

Successivamente alle attività di evasione

dell’arretrato e di aggiornamento della

banca dati del Catasto Terreni ed a seguito

della disponibilità delle specifiche

tecniche, è stata effettuata la

trasformazione in coordinate Gauss Boaga

della cartografia numerica, in modo da

disporre di una base già in linea con i

criteri generali di produzione cartografica

stabiliti a livello nazionale e regionale.

Nel corso dell’operazione, sono stati

affrontati i problemi relativi alla

mosaicatura dei fogli, per la soluzione

delle incongruenze geometriche tra

particelle confinanti.

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15

L’attività congiunta Provincia-Agenzia del

Territorio ha permesso la digitalizzazione

delle mappe catastali di ben 98 comuni

censuari (non ancora informatizzati) per

complessive 2696 fogli di mappa e 1.125.624

particelle ed il recupero di 55.000 pratiche

arretrate.

Grazie a questa convenzione sono inoltre

aggiornate le informazioni geometriche e

censuarie relative ai comuni già meccanizzati

(8.100 fogli e 1973.746 particelle)

recuperando 23.500 pratiche arretrate .

L’onere economico complessivo è stato per

la Provincia, nei tre anni della convenzione,

di 2.765.000.000 lire.

Numero Numero Numero Pratiche Numero

Fogli Particelle Vecchia

Normativa

Nuova

Normativa

Comuni

censuari

Comuni da

meccanizzare

2.696 1.125.624 49.922 4.979 98

Comuni meccanizzati 8.100 1.973.746 1.297 22.347 222

Totale 10.796 3.099.370 51.219 27.326 320

Il progetto è stato completato nel 2005.

E’ ora prevista la stipula di una nuova

convenzione con l’Agenzia delle Entrate per

la gestione degli aggiornamenti incrementali

della base di dati.

I dati catastali sono disponibili ai diversi

utenti sul sito web della Provincia di Torino

attraverso a un applicativo web-GIS

all’indirizzo

http://gis.csi.it/catscaa1/Catasto.asp

Questo applicativo consente via web la

visualizzazione, l’interrogazione e lo scarico

delle informazioni catastali geometriche

georiferite (particelle, fogli di mappa e

fabbricati) relative a tutti i comuni della

Provincia di Torino (Città di Torino esclusa).

L’accesso in visualizzazione è libero tutti gli

utenti, lo scarico è consentito ai soli Enti

Locali (Comuni e Comunità montane) previa

autenticazione e rilascio di credenziali

personali. E’ possibile inoltre, esclusivamente

per i soggetti aventi diritto effettuare il

download del database censuario terreni.

Tali informazioni non sono da intendersi in

nessun modo sostitutive delle visure catastali

che rimangono onere e competenza

dell´Agenzia del Territorio (Catasto).

E’ un prezioso strumento a disposizione di

Provincia ed Enti Locali, che oltre a poter

disporre gratuitamente della base cartografica

a grande scala contenente i tematismi catastali

(fogli di mappa e particelle, unite alle

informazioni relative alla proprietà), la

vedono coniugata alla cartografia tecnica

provinciale in scala 1:5.000 con ottima

approssimazione, fatto questo che consente

alle amministrazioni comunali di poter

effettuare immediate analisi e riscontri

oggettivi sulla realtà urbanistica antropica ed

economica del proprio territorio.

I dati in scarico sono disponibili, suddivisi per

foglio nei formati autocad (.dwg e .dxf) e

microstation (.dgn)

I dati mosaicati per comune e/o sezione

censuaria sono disponibili in formato (.shp)

I dati relativi al censuario (suddivisi

all’interno di ogni comune, per singolo foglio)

sono disponibili in formato (.csv)

I fogli di mappa mosaicati per

Comune/Sezione Censuaria e trasposti nella

proiezione cartografica nazionale Gauss-

Boaga, possono essere visualizzati ed

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16

interrogati da tutti gli utenti internet. Possono

essere impostate diverse ricerche ad esempio:

� Ricerca per numero di foglio

� Ricerche varie sulle particelle (numero,

dimensioni,tipo)

� Ricerca per Area di pertinenza : Serve per

sapere quali elementi di un layer ricadono

ad una distanza assegnata dagli elementi

selezionati di un altro (o dello stesso)

layer; es data una geometria selezionata,

la funzione consente di definire un’area di

pertinenza che evidenzierà tutti gli

elementi in essa ricadenti ed i loro

attributi.

� Identify : funzione di interrogazione che

consente di visualizzare le informazioni di

tipo testuale associate ad un elemento

grafico del layer attivo.

� Identify all: consente di visualizzare le

informazioni di tipo testuale associate a

tutti i layer che insistono sulla porzione di

territorio interrogata.

Ad oggi, hanno richiesto abilitazione al

servizio 130 Comuni e 9 Comunità montane

della Provincia di Torino.

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17

Sovrapposizione di

cartografia tecnica

provinciale con

mappa catastale –

Progetto Catasto Sovrapposizione di cartografia tecnica provinciale con mappa catastale – Progetto Catasto

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ACQUISIZIONE E UTILIZZO DELL’ ORTOFOTOCARTA DIGITALE IT2000

Per soddisfare le esigenze di pianificazione e

di governo del territorio con un supporto di

riferimento delle informazioni geografiche

dalle caratteristiche unitarie, la Compagnia

Generale Ripreseaeree (CGR) ha attuato un

programma nazionale di acquisizione di

ortoimmagini digitali a colori con accuratezza

1/10.000, denominato IT2000.

Tale programma prevede la concessione di

licenze d’uso delle ortoimmagini allo Stato,

alle Regioni e alle Provincie con facoltà dei

licenziatari di concedere a loro volta sub-

licenze d’uso ad altri enti pubblici.

Le ortoimmagini sono ormai uno strumento di

conoscenza del territorio, utile per la

georeferenziazione delle immagini

geografiche, e figurano tra gli elaborati di

acquisizione prioritaria nella quasi totalità dei

progetti cartografici degli enti pubblici.

La loro congruenza con la Carta Tecnica

Regionale costituisce un indispensabile

complemento per gli enti pubblici che

interagiscono con la Regione Piemonte per

evidenti motivi di omogeneità dei dati trattati.

La Regione Piemonte attraverso una

deliberazione ha previsto la concessione della

co-licenza alla Provincia di Torino impegnata

nella realizzazione di interventi ambientali ed

in particolare nel progetto “Osservatorio sul

consumo e sulle trasformazioni del suolo sul

territorio della Provincia di Torino”

L’acquisizione delle ortoimmagini digitali è

altresì strategica per le attività di diversi

Servizi e Assessorati (Viabilità, Agenda XXI,

Rapporto sullo Stato dell’Ambiente,

Pianificazione Territoriale, difesa del Suolo,

Protezione Civile, etc.) e si inquadrano nelle

linee di indirizzo della Provincia di Torino in

materia di sviluppo sostenibile coerente con

gli atti di pianificazione territoriale

provinciale.

La Provincia di Torino con delibera di Giunta

n. 168873/2002 del 6/8/2002 ha approvato

l’acquisizione dalla Regione della co-licenza

d’uso delle immagini digitali per un importo

pari a 126.990 euro.

Le riprese aereofotogrammetriche sono state

realizzate, nel 1998/99, con una quota di volo

non inferiore a 6.000 m.

Le camere impiegate hanno una focale di 150

mm con formato utile dell’immagine di

230x230 mm, con valori di distorsione media

degli obbiettivi contenuti entro +/- 0,005 mm.

La scala media dei fotogrammi è di 1:40.000

per una quota di volo media relativa di circa

6.000 m.

Ciascun elaborato è inquadrato nella

cartografia IGM 1:50.000 come suo

sottomultiplo ed è denominato sezione. Ogni

sezione corrisponde alla sedicesima parte di

un foglio della serie IGM 1:50.000 ed è

contraddistinta da un codice a sei cifre,

coincidente con quello della corrispondente

sezione della CTR 10.000.

La rappresentazione cartografica adottata è

quella di Gauss, con coordinate piane riferite

al sistema cartografico nazionale Gauss-

Boaga. (Sistema U.T.M. per la Provincia di

Torino)

Il contenuto dipende fondamentalmente dalla

sua risoluzione, cioè dalla dimensione

nominale del pixel, che in questo caso è di 1m

x 1m in coordinate terreno. Il contenuto

geometrico è dello stesso ordine di grandezza

della CTR10000.

La singola unità di realizzazione e

memorizzazione è rappresentata dalla sezione

1:10.000 della CTR. Ciascuna unità si estende

per circa 200 m oltre il limite della CTR,

creando una zona di sovrapposizione tra

ortofoto contigue.

Viene fornita nei formati TIFF E JPEG. Il

formato TIFF memorizza l’immagine con 8

bit/pixel corrispondenti ad una dimensione del

file di circa 110 Mb

Il formato JPEG pur mantenendo le

caratteristiche della risoluzione del TIFF

riduce le dimensioni del file a 30 Mb con

minime perdite di informazione.

I fotogrammi possono essere visualizzati con

normali software di gestione immagine

oppure processati in ambiente di gestione

G.I.S.

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19

LA REALIZZAZIONE DELLA PRIMA

ORTOFOTOCARTA DIGITALE ALLA

SCALA 1:5.000 DELLA PROVINCIA DI

TORINO -2006

Al fine di integrare l’offerta di

informazioni cartografiche, la Provincia ha

ritenuto opportuno provvedere, nel corso

dell’anno 2006, alla formazione di una

nuova ortofoto digitale a colori alla scala

1:5.000 di tutto il territorio provinciale,

nella convinzione che tale supporto

rappresenti l’evoluzione delle metodologie

di rappresentazione del territorio e che per

efficacia, rapidità ed economicità, sia uno

strumento particolarmente importante per

l’aggiornamento della base di riferimento

di un Sistema Informativo Territoriale.

La realizzazione di una cartografia di

proprietà della Provincia di Torino

permette la condivisione della stessa da

parte delle altre PA interessate che

insistono sullo stesso territorio e può

innescare un processo di risparmio di

risorse che potranno essere disponibili ed

utilizzate per altre necessità. Per questo

motivo la Provincia di Torino ha deciso di

acquistare la proprietà del volo e dei

relativi elaborati e non unicamente della

licenza d’uso, in modo da non essere

vincolata da accordi commerciali (acquisto

di licenze d’uso non cedibili a terzi, vincoli

sulla pubblicazione delle immagini via

Web, ecc) che si rivelerebbero, come già

sperimentato, onerosi e molto vincolati

rispetto ad un utilizzo sinergico e condiviso

che è obiettivo fondamentale di questa

Amministrazione. Metodologia di formazione

Il percorso di formazione della nuova

ortofoto digitale a colori alla scala 1:5.000

ha avuto inizio con l’asta pubblica

aggiudicata alla G.E.I.E. HANSA

LUFTBILD-EAEROSISTEMI.

L’aspetto interessante ed innovativo nel

processo di formazione dell’ortofoto

digitale è sicuramente rappresentato

dall’utilizzo di una camera digitale, la

DMC Zeiss-Intergraph che, oltre a

permettere -nel rispetto delle procedure di

formazione della ortofoto- il superamento

della fase di scansione dei fotogrammi e

quindi l’impiego del tempo necessario per

la generazione di immagini digitali di

elevata risoluzione attraverso l’uso di

scanner piani di caratteristiche

fotogrammetriche, è dotata di

caratteristiche di sicuro interesse per l’uso

cartografico.

Infatti, la DMC basata sulla tecnologia

CCD, offre una ottima risoluzione

d’immagine e da luogo ad una prospettiva

centrale che consente l’uso dei dati

acquisiti da tutti i software di restituzione

presenti sul mercato.

In sintesi l’acquisizione avviene attraverso

quattro sensori pancromatici e quattro

sensori a colori (verde, rosso, blu e

infrarosso) che danno luogo ad una

immagine ricampionata formata da

13800x7600 pixel con una dimensione dei

pixel a terra di 0,35x0,35 m ed una

risoluzione radiometrica di 12 bit.

Riprese aerofotogrammetriche

Il velivolo utilizzato per le riprese è stato il

bimotore turbo CESSNA AIRICRAFT 404

in grado, per le sue caratteristiche di

operare in condizioni di sicurezza fino a

27.000 piedi e dotato di apparati di

navigazione del tutto adeguati per scopi

cartografici.

Considerato che il capitolato d’oneri

prevedeva che le immagini dovessero

essere registrate con una definizione al

terreno non superiore a 35 cm con una

tolleranza di +/- 10%, le riprese sono state

realizzate, causa le pessime condizioni

atmosferiche che hanno caratterizzato

l’estate del 2006, nel periodo compreso fra

il mese di settembre ed ottobre ad una

quota (ricordata la dimensione del pixel di

12 µm ) ad una quota compresa fra i 5.200

ed i 3.100 metri.

L’insieme delle strisciate in numero di 117

per un complesso di 5079 fotogrammi a

colori e 5079 fotogrammi infrarosso ha

permesso la intera copertura stereoscopica

del territorio considerato che, a livello

progettuale era stato imposto un

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ricoprimento longitudinale del 60% ed un

ricoprimento trasversale del 30%.

Stante la morfologia del territorio della

rovincia di Torino le strisciate sono state

eseguite nelle zone pianeggianti in

direzione E/W e nelle zone di montagna in

direzione NE/SW.

Inquadramento ed appoggio

Le riprese fotogrammetriche sono state

eseguite utilizzando anche una unità di

misura inerziale (IMU ) che fa parte del

sistema della camera digitale.

Tale apparecchiatura prodotta dalla

Applanix è uno strumento in cui sono

abbinate le funzioni di un giroscopio e di

un accelerometro digitale che misurano le

variazioni di assetto angolare e velocità e

consentono di determinare in ogni istante

della ripresa aerea l’assetto della camera.

Integrando le misure eseguite con l’IMU

con quelle dei GPS a terra vengono

determinate le coordinate e le componenti

di rotazione dell’asse ottico della camera e

quindi la georeferenziazione di tutti i dati

indipendentemente dalle misure

topografiche eseguite.

Peraltro è stata realizzata una consistente

rete di appoggio che ha utilizzato 36 vertici

IGM95 e 164 punti rilevati con

metodologia GPS distribuiti

uniformemente sul territorio e posizionati

all’inizio, alla fine ed in corrispondenza

della sovrapposizione delle strisciate.

La rete di appoggio è risultata quindi

formata da 200 vertici con 331 basi

determinate con un numero

sovrabbondante di misure .

Tali basi sono state determinate con

ricevitori geodetici GPS LEICA SR530 a

doppia frequenza con tempi di acquisizione

in modalità statica superiori, per le basi più

lunghe, a 60’.

Tale rete di raffittimento è stata

successivamente integrata con operazioni

di triangolazione aerea eseguite con il

software di triangolazione aerea per

correlazione di immagini della

Intewrgraph.

Rappresentazione cartografica e contenuti dell’ortofoto digitale.

L’ortofoto digitale prodotta è rappresentata

nella proiezione Gauss-Boaga ed essere

inquadrata nel Sistema Geografico

Europeo unificato E.D 1950; ogni

elemento è stato ottenuto dividendo in 64

parti un foglio al 50.000 dell'I.G.M. per cui

le dimensioni geografiche del campo

cartografico sono pari a 2’30’’ in

longitudine e 1’30’’ in latitudine.

L’elemento di ortofoto è contraddistinto da

un numero di 6 cifre, delle quali le prime

tre designano il foglio alla scala 1:50.000,

la quarta e la quinta (da 01 a 16) designano

la sezione all'interno del foglio alla scala

1:50.000 e la sesta (da 1 a 4) indica l’

elemento.

La produzione degli elementi di ortofoto

prevede quale rappresentazione

cartografica quella di GAUSS,

predisponendo un primo supporto con

coordinate piane riferite al sistema

nazionale GAUSS-BOAGA ed un secondo

supporto riferite al sistema UTM con

inquadramento WGS84, denominato

UTM-WGS84, conforme a quella adottata

dall'IGM.

Ricordato che l’ortofoto digitale è ottenuta

con il raddrizzamento differenziale

dell’immagine georiferita al sistema di

riferimento utilizzato resa metrica sulla

base di un modello digitale del terreno

(DTM), ha un contenuto informativo che

discende ovviamente dai fotogrammi aerei

utilizzati e dalla dimensione nominale del

pixel pari a 0,25 m.

Il contenuto geometrico è quello proprio della

cartografia alla scala 1/ 5.000 realizzata dalla

Provincia di Torino e caratterizzato dalla

tolleranze sottodescritte.:

L'errore ammissibile “tp” nella posizione

planimetrica di particolari puntiformi (cioè

delle dimensioni di 1 pixel ) punti ben

individuati sulla carta e sul terreno non

deve superare 0,4 mm. grafici; pertanto, se

si mettono in evidenza con misure di

elevata precisione le differenze ∆N e ∆E

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21

delle coordinate di un punto sulla carta, si

dovrà verificare che:

(∆N2 + ∆ E 2)½<= tp dove tp= 2.00 metri

L'errore massimo “td” della distanza “D”

in metri desunta dalla Carta per due punti

bene individuati e la corrispondente

distanza determinata sul terreno con misure

di elevata precisione dovrà risultare:

td = (2.00 +D/1000 ) m. per D < 800 metri

td = m. 2.80 per D > 800 metri

Modello digitale del terreno

Il modello digitale del terreno, con passo di

campionamento di 20 meri, utilizzato per

le operazioni di ortorettifica è stato

direttamente predisposto dalla Provincia di

Torino utilizzando dati cartografici di

diversa provenienza ma comunque derivati

da cartografie a grande scala prodotte dalla

provincia medesima.

Nel dettaglio:

• punti derivati da cartografia numerica

vettoriale - restituzione diretta in 3D - (n.

147 elementi)

• punti derivati da cartografia in 3D

ottenuta da vettorializzazione degli

elementi partendo dal formato raster (n.

282 elementi)

• punti derivati da cartografia esistente –

disponibilità di fotogrammi,

triangolazione aerea,formato raster (n. 116

elementi)

• punti derivati da cartografia in formato

raster(n. 271 elementi).

La procedura, nel suo complesso alquanto

elaborata stante la diversa orgine dei punti

utilizzati per la generazione del TIN

(Triangular Irregular Network) ed al

successivo ottenimento del DTM (Digital

Terrain Model), è stata testata per tutto un

insieme di elementi appartenenti alle

diverse tipologie è apparsa di buon livello

e con una accuratezza sostanzialmente

adeguata facilmente migliorabile, come

peraltro è stato fatto nelle procedure di

formazione dell’ortofoto introducendo un

adeguato numero di break-lines attraverso

la osservazion diretta dei modelli.

Ortofoto: il prodotto finale

L’unità di realizzazione della ortofoto è

rappresentata dall’elemento cartografico

che definisce il perimetro provinciale .

In corrispondenza del territorio di confine,

il limite della ortofoto “sborda” per una

fascia di 500 metri in grado di

rappresentare in modo ottimale la

continuità territoriale; dai primi risultati

delle operazioni di collaudo, il merge degli

elementi ha permesso di verificare la

sostanziale continuità fra elementi

adiacenti con discrepanze assolutamente

non significative .

Peraltro, la ortoproiezione eseguita con

software consolidati, l’esperienza dei

partner tedeschi facenti parte del GEIE

affidatari del servizio e la sovrabbondanza

di punti noti, ha permesso di ottenere un

prodotto dal punto di vista metrico del tutto

soddisfacente che è stato oggetto di

puntuale collaudo con una procedura

software realizzata allo scopo. Considerata

inoltre la ottima base fotografica, i

fotogrammi possono essere ingranditi a

video fino alla scala 1/2000 senza che

avvenga un significativo decadimento, il

risultato della mosaicatura dei fotogrammi

con bilanciamento radiometrico automatico

delle porzioni di immagini in grado di

realizzare la singola ortofoto appare

decisamente positivo anche alla luce della

totale automazione del processo che

garantisce, oltre a quanto detto in

precedenza, la mosaicabilità digitale fra

ortoimmagini distinte senza alcuna

apprezzabile differenza in termini di

risoluzione radiomerica e di mantenimento

della congruità geometrica nelle zone di

sovrapposizione.

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Estratto fotogramma

degradato ortofoto 2006

scala 1:5000

Estratto fotogramma

degradato ortofoto 2006

scala 1:1000

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Come previsto dal capitolato d’oneri

l’insieme delle forniture oggetto del

servizio può così essere sintetizzato:

1. Ortofoto a colori georereferenziata

(memorizzata in formato TIFF non

compresso dimensione circa 630 Mb)

inquadrata nel sistema UTM-WGS84

2. Files di stampa in formato DWG

3. Files formasto TFW per la

goreferenziazione dell’ortofoto in

ambienti diversi da Autocad

4. Stampa delle singole ortoimmagini

5. Copia dei fotogrammi digitali RGB e

CIR (memorizzata in formato TIFF non

compresso dimensione circa 600 Mb )

6. Ortofoto all’infrarosso

georereferenziata (memorizzata in

formato TIFF non compresso

dimensione circa 630 Mb) inquadrata

nel sistema UTM-WGS84

7. Ortofoto a colori georereferenziata

(memorizzata in formato JPEG non

compresso dimensione circa 60 Mb)

inquadrata nel sistema UTM-WGS84

8. Ortofoto a colori georereferenziata

(memorizzata in formato JPEG non

compresso dimensione circa 60 Mb)

inquadrata nel sistema ED50 –

GAUSS-BOAGA

9. Copia dei fotogrammi digitali RGB

(memorizzata in formato JPEG non

compresso dimensione circa 60 Mb )

Tutte le informazioni sono disponibili

presso il Servizio Gestione Informazioni

Territoriali Ambientali e Cartografiche

(GITAC) della Provincia di Torino

La ortofotocarta, insieme alle altre dotazioni

cartografiche della Provincia, sarà

consultabile su Internet.

I comuni potranno consultare, attraverso il

web, la “copertura” del proprio territorio

dell’ortofoto digitale in formato GAUSS –

BOAGA ED50 ed UTM- WGS84, già

congruente con la cartografia catastale

(catasto terreni) e con la cartografia vettoriale

1:5000 della Provincia di Torino.

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24

ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE

DELLA CARTOGRAFIA DI BASE

(ALL’INTERNO E ALL’ ESTERNO

DELL’ENTE)

Le diverse basi di dati cartografiche sono

strutturate in un GIS al fine di consentire una

gestione integrata dei diversi livelli

cartografici digitali disponibili e sono

distribuite in consultazione e stampa

attraverso specifici applicativi realizzati su

INTERNET (WEB).

I livelli disponibili sono i seguenti:

Fonte/Propri

età del dato

Scala Anno

il livello

fotogrammetrico

CTP

CTR

Provincia

Regione

1:5.000

1:10.00

0

2000-

2006

1991

il livello

catastale

CT

Catastale

Provincia -

UTE

1:2.000 2004-

2005

il livello

fotografico

Ortofoto

Ortofoto

Provincia –

CGR IT2000

Provincia

1:

10.000

1:5.000

1998-

1999

2006

il livello

cartografia

storica

Raster

Georif.

Raster

Georif.

Raster

Georif.

Raster

Georif.

Stati Sabaudi

IGM

IGM

IGM

1:50.00

0

1:25.00

0

1:25.00

0

1:25.00

0

1823

1880-

82

1922-

34

1955-

69

Lo strumento operativo

http://radexext.provincia.torino.it/csisit/pagine

/index.asp rende disponibili le seguenti

funzionalità:

• consultazione via web (browser Internet

Explorer, Netscape Navigator) cataloghi

immagini raster sia singolarmente che

affiancati e sovrapposti.

• estrazione, limitatamente agli utenti della

Provincia di Torino, via web di porzioni

di immagini georiferite alla risoluzione

desiderata (geoestrazione) –

http://radexint.provincia.torino.it/csisit/pa

gine/index.asp

Le basi dati distribuite ed il relativo spazio

disco occupato dalle immagini non compresse

nel formato di origine (.TIFF) sono le

seguenti:

• Carta Tecnica Provinciale (CTP) 1:5.000

1,5 GB

• Carta Tecnica Regionale (CTR) 1:10.000

336 MB

• Volo CGR it2000 1:10.000

27 GB

• Volo G.E.I.E. HANSA LUFTBILD-

EAEROSISTEMI 1:5.000

400 GB

• Cartografia degli stati Sabaudi (stati sardi)

900 MB

• Carta IGM impianto storico 1880-1882

186 MB

• Carta IGM impianto storico 1922-1934

251 MB

• Carta IGM impianto storico 1955-1969

250 MB

Le basi di dati tra di loro sovrapponibili

sono direttamente utilizzabili da ogni posto

di lavoro abilitato delle diverse sedi

provinciali dagli applicativi GIS e CAD

(ArcView, ArcGis, Autocad).

Documentazione di sintesi sulle banche

dati disponibili è reperibile all’indirizzo

web:

http://www.provincia.torino.it/gitac/cartogr

afia_raster/meta

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25

La fruizione delle banche dati è stata

ottimizzata, in termini prestazionali e di

carico di rete, grazie al software RaDeX

(sviluppato dalla società Terranova). Esso

consente di processare le basi dati relative ad

ogni singolo catalogo al fine di ottenere delle

rappresentazioni (blob o ‘tasselli’)

corrispondenti a vari livelli (il numero di

livelli viene scelto in fase di creazione dei

blob). L'accesso ad ogni singolo catalogo, se

mediato dall'accesso ai blob, è molto

efficiente in quanto all'utente vengono

restituiti livelli di dettaglio diversi in funzione

della scala e della porzione di territorio

richiesta (piramyd layers)

In questo modo, banche dati immagini di

grosse dimensioni possono essere utilizzate da

postazioni di lavoro non specialistiche in

quanto l’utente client elabora ogni volta solo

piccole porzioni di immagine, rendendo tutto

il processo estremamente veloce. La

diffusione di banche dati non ha più alcuna

limitazione.

STATISTICHE

ACCESSO

Accessi a

novembre

2005

Accessi a

maggio

2006

Accessi a

novembre

2007

Carta tecnica regionale 2066 2975 5486

Volo CGR it2000 1747 2545 3961

Catalogo unificato

it2000 e CTR 10000 407 545 939

Carta tecnica

provinciale 1393 2220 4699

Carta degli stati

sabaudi 497 715 1331

Carta IGM impianto

storico 1880-1882 322 570 1124

Carta IGM impianto

storico 1922-1934 158 265 544

Carta IGM impianto

storico 1955-1969 278 450 955

Combinazione

cataloghi raster 145 400 1087

Vista cataloghi multipli 148 363 928

Totali 7161 11048 21054

Le banche dati inoltre vengono distribuite,

utilizzando gli stessi tasselli immagine, in più

sistemi di riferimento risparmiando così

spazio disco. La Provincia di Torino dispone

di tutti i livelli cartografici sia nel sistema

UTM32-ED50 che nel sistema UTM32-

WGS84.

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26

Sovrapposizione di

cartografia tecnica

provinciale con

mappa catastale e

ortofoto 2006 in

ambiente CAD

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27

Aggiornamento ed

elaborazione DBT di

cartografia tecnica

provinciale

vettoriale ad

ott./2006 da ortofoto

digitale.

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28

L’ortofoto (utm32-

ed50) con

sovrapposta la carta

tecnica provinciale -

rappresentazione

alla scala 1:5.000

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29

L’ortofoto (utm32-

ed50) con

sovrapposta la carta

tecnica provinciale -

rappresentazione

alla scala 1:2.000

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30

L’ortofoto (utm32-

ed50) -

rappresentazione

alla scala 1:1.000

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31

IL SISTEMA INFORMATIVO

TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI

TORINO

Il "Sistema Informativo Territoriale,

Ambientale e Cartografico" è nato nel 1997,

per iniziativa dell’ Assessore Luigi Rivalta,

per raccogliere, informatizzare, gestire ed

elaborare le diverse informazioni territoriali

tematiche necessarie alle attività di governo

della Provincia di Torino.

Ha trovato un suo primo impiego diretto nelle

attività di redazione del Piano Territoriale di

Coordinamento e progressivamente, con lo

sviluppo dei diversi osservatori territoriali,

divenendo un centro effettivo di raccolta e

coordinamento delle informazione territoriali

e geografiche che riguardano la Provincia di

Torino

Ha operato:

���� Formando, gestendo ed aggiornando la

cartografia tecnica provinciale digitale

1:5.000, la cartografia catastale (388

comuni censuari), l’ortofotocarta digitale

1:5000 (vedi capitoli precedenti)

���� Acquisendo studi e analisi prodotte dalla

Provincia e da altri Enti Locali relative al

territorio della Provincia di Torino e

strutturando, tali informazioni in

osservatori curando l’aggiornamento e

ottimizzandone la gestione con gli altri

sistemi informativi dell'ente.

���� Promuovendo la realizzazione di

strumenti unificati e coordinati per

l'elaborazione dei dati geografici mettendo

a disposizione attraverso il SISTEMA

INFORMATIVO TERRITORIALE la

loro diffusione interna ed esterna all'ente

ed il loro utilizzo in processi decisionali.

���� Gestendo in forma unificata le banche dati

e gli osservatori territoriali integrandoli

con informazioni provenienti da servizi

interni alla Provincia e da altri Enti

Territoriali rendendo i dati accessibili alla

struttura tecnica dell'ente

���� Elaborando nuovi strumenti per la

gestione delle informazioni in modalità

tridimensionali anche in collaborazione

con altri enti.

���� Producendo direttamente, o attraverso

personale CSI decentrato presso i servizi

le elaborazioni utili alla formazione di

studi di aggiornamento del PTCP.

Le diverse attività sono state condotte

utilizzando risorse dirette di personale e di

bilancio e avvalendosi per le funzioni di

elaborazione dati di personale CSI compreso

nella convenzione di outsourcing, e

coordinamdo le risorse di bilancio destinate

allo scopo dai diversi servizi (Pianificazione

Territoriale, Pianificazione Ambientale e

Gestione Rifiuti, Urbanistica, Difesa del

Suolo, Protezione Civile).

Le informazioni nel sistema informativo

proposto sono organizzate in Osservatori.

Con Osservatorio si intende un momento

organizzato di studio, analisi e controllo di

un determinato fenomeno, argomento o

tema. L'Osservatorio è uno strumento di

gestione e conservazione di una base

informativa definita in base alle esigenze

che derivano dai flussi informativi

dell'Ente e fornisce la base conoscitiva con

l'utilizzo della quale vengono supportati i

processi decisionali.

Il SITAC unificato assume il fattore tempo

come variabile strategica e deve garantire una

elevata dinamicità rispetto a tale fattore.

Il territorio e l’ambiente sono in costante

trasformazione; il SITAC deve essere

organizzato attraverso un sistema di

osservatori "efficienti" in grado di registrare

"al continuo" i processi di trasformazione e

cambiamento in atto, le mutazioni di

domanda/offerte/esigenze del sistema socio-

economico tradotto in assetto territoriale e

verificare la sostenibilità ambientale di

trasformazioni e scelte.

Il SITAC presuppone pertanto una struttura

operativa e flussi informativi che garantiscano

l'aggiornamento continuo del sistema, la

misura della trasformazione, per garantire la

verifica continua degli effetti delle

trasformazioni a supporto delle azioni di

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governo amministrativo e dei processi di

programmazione e pianificazione.

Gli osservatori ad oggi costituiti, elencati

nella tabella allegata, assumono sempre più il

ruolo di strumenti di supporto al sistema degli

enti locali: la loro formazione e la loro

gestione dovrà progressivamente evolvere da

funzione interna alla Provincia ad attività di

assistenza agli Enti Locali

Osservatorio Descrizione Condivisione

delle

informazioni

Osservatorio delle

politiche urbanistiche

degli Enti locali

L’Osservatorio ha l’ obiettivo di monitorare i processi di pianificazione degli enti locali,

osservando "al continuo" evoluzioni e cambiamenti introdotti dai PRGC e dalle

Varianti nell’ assetto territoriale degli insediamenti e delle attività economiche.

L’Osservatorio consentirà di derivare dalla conoscenza delle scelte di pianificazione

degli Enti Locali il processo di pianificazione territoriale proprio dell'ente; la Provincia,

predisponendo tale osservatorio, si costruirà la conoscenza necessaria per interagire in

modo rispettoso e non autoritario con le diverse realtà comunali di pianificazione

urbanistica.

I risultati immediati prodotti dall’Osservatorio:

1. assumere ed integrare nel modello di piano territoriale provinciale le scelte di

pianificazione locale

2. proporre correttivi al fine di rendere congruenti le scelte espresse dai diversi

Comuni

3. rileggere le scelte comunali a scala maggiore, proponendo indirizzi e soluzioni

per:

� mobilità delle persone, delle cose, delle idee

� tutela dell'ambiente e della difesa del suolo

� localizzazione ottimale di opere e di infrastrutture di valore generale e

dimensione sovracomunale

� valorizzazione delle vocazioni e delle attitudini del territorio

I risultati a medio termine, producibili dall’ Osservatorio:

� ASSISTENZA AI COMUNI - promuovere, nell’ambito delle proprie competenze

(Art. 15 della L.142/90), la formazione di Piani Regolatori informatizzati

direttamente dai Comuni, che utilizzino il linguaggio e la semantica definita dal

metodo Regionale; rendendo più efficace ed efficiente il processo di istruttoria e

consentendo al Comune una gestione più efficiente dello strumento urbanistico

(certificato di destinazione urbanistica, distribuzione delle informazioni, gestione

dell’ attuazione del Piano, formazione dei PPA, ecc.)

� ISTRUTTORIA PRGC - utilizzare tale sistema informativo per informatizzare ed

ottimizzare il metodo di istruttoria dei PRGC, per quanto attualmente di

competenza della Provincia (il progetto preliminare); lo stesso metodo, con il

trasferimento delle deleghe alle Province, potrà essere utilizzato nelle fasi di

istruttoria del progetto definitivo, riducendo notevolmente i tempi di istruttoria.

Regione,

Comuni e

Comunità

Montane

Osservatorio delle

attività produttive e

atlante della manifattura

L’osservatorio raccoglie ed elabora le conoscenze disponibili sulle tendenze evolutive

della struttura del comparto produttivo provinciale; integrando informazioni puntuali

sul peso, l’ assetto localizzativo e le politiche di sviluppo dell’industria.

L’impianto dell’osservatorio ha consentito di raccogliere, integrare e memorizzare in

uno specifico data base geografico le conoscenze sulla realtà produttiva, intesa come

sistema complesso di risorse riproducibili ed aggregazione della cultura imprenditoriale

e lavorativa ; l’osservatorio dovrà fornire le informazioni necessarie a indirizzare il

riequilibrio territoriale degli insediamenti produttivi finalizzato al rafforzamento del

vantaggio competitivo dei vari sistemi che lo compongono, privilegiando le coerenze

del nuovo assetto reticolare in transizione e confermando le coerenze residue del

vecchio assetto radiocentrico;

La base di dati e le diverse analisi prodotte (strutturate nell’ Atlante della manifattura)

saranno distribuite capillarmente attraverso il Web e su C:D: al fine di supportare le

necessarie iniziative locali per il potenziamento dei sistemi locali del valore e

dell’occupazione.

Comuni e

Comunità

Montane

Osservatori sull’

ambiente e Agenda 21

I campi d'azione definiti dal "Programma dell'attività dell'Assessorato all'Ambiente e

Risorse Idriche" sono molteplici e di rilevante impatto territoriale:

� Tutela e valorizzazione delle risorse idriche;

� Organizzazione dei servizi di gestione dello smaltimento dei rifiuti;

� Risanamento della qualità dell'aria, con particolare riferimento alle aree

urbane;

Comuni e

Comunità

Montane

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� risanamento acustico dell'Area Metroplitana;

� Interventi per il risanamento e la bonifica dei siti industriali e delle aree

contaminate;

� Razionalizzazione delle attività di controllo e di monitoraggio ambientale.

Le Province concorrono ai Piani regionali, elaborano e adottano quelli di propria

competenza (rifiuti, inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, piani aziende a

rischio, piano d'ambito per la gestione d'acque) svolgono funzioni amministrative e di

rilascio di autorizzazioni, promuovono tramite l’Arpa il controllo e la vigilanza,

organizzano sistemi informativi, inventari emissioni, catasti in campo ambientale ed

energetico, predispongono le pronunce e i pareri di valutazione di impatto ambientale .

Il sistema informativo costruito dalla Provincia di Torino, che integra aspetti geografici,

aspetti tecnici e gestionali costituisce un osservatorio reso fruibile ai diversi comparti

dell’ Ente e messo a disposizione degli Enti Locali per le diverse attività di

programmazione e gestione del territorio e dell’ ambiente.

Banca Dati "Progetti". L’osservatorio raccoglie le informazioni, disperse presso diversi Enti e sedi, su Opere

Pubbliche o di interesse pubblico (soprattutto stradali) e di impatto territoriale e

ambientale rilevante proposto da Enti con competenze territoriali quali FF.SS., ANAS,

ENEL, ecc., dalla Regione, dalla Provincia, da operatori privati.

Il quadro della progettualità viene gestito in una apposita Banca Dati, che consente la

gestione in forma geografica delle informazioni di Progetto (indicatori di progetto,

localizzazione, pertinenze, varianti in corso d'opera, ecc.) e consente la verifica degli

effetti di tali progetti sul territorio.

Regione,

Comuni e

Comunità

Montane

Osservatorio sulla difesa

del suolo

La Provincia ha promosso ai sensi dell'art. 14 e 15 della L. 142/90, attraverso il

finanziamento di studi e ricerche proposte da Comunità Montane e raggruppamenti di

Comuni, la realizzazione di studi sul reticolo idrografico e sull'instabilità dei versanti, in

parti significative dei bacini idrografici di, Stura di Lanzo, Chiusella, Malone, Dora

Baltea, Chisola, Pellice, Sangone, Orco, Chisone, Stura di Lanzo, Lemina, ecc.

Tali studi realizzati con il concorso e la partecipazione degli Enti Locali e integrati con

gli studi realizzati dalla Regione, dall’ Autorità di Bacino, ecc. costituiscono un

rilevante sistema informativo sul dissesto idrogeologico che viene messo a disposizione

degli Enti Locali per le proprie attività di programmazione e gestione del territorio

Regione,

Comuni e

Comunità

Montane

Osservatorio unificato

delle politiche

territoriali. (piani

settoriali)

Regione,

Comuni e

Comunità

Montane

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VERSO UN NUOVO SISTEMA

INFORMATIVO GEOGRAFICO

“CONDIVISO” PER IL GOVERNO DEL

TERRITORIO LA NUOVA ORTOFOTO DIGITALE IN

SCALA 1:5000 DELLA PROVINCIA DI

TORINO

Il nuovo quadro legislativo prefigurato dal D.

D. L. Legge della pianificazione per il

governo del territorio Luglio 2007 in corso

di approvazione dalla Giunta Regionale e

anticipato con la lr 1/20072 propone un

nuovo modello di formazione ed

approvazione delle varianti strutturali ai piani

regolatori generali in attuazione dei principi

di sussidiarietà, concertazione e

copianificazione.

L’istituzione delle conferenze di

pianificazione previste dalla già citata legge

di anticipazione (lr1 del 2007) comporta già

oggi tempi di istruttoria e di approvazione

molto contenuti: il processo di co-

pianificazione è gestito ed organizzato dal

comune a cui partecipano obbligatoriamente

Provincia e Regione ed eventualmente (su

iniziativa del Comune), altri soggetti

“coinvolti”, quali i comuni confinanti, l'ente

gestore di eventuali aree protette, l'Agenzia

regionale per la protezione ambientale

(ARPA), le amministrazioni statali preposte

alla tutela di vincoli presenti nel territorio

comunale.

I tempi di concertazione e condivisione sono

molto brevi (pochi mesi) e richiedono

pertanto una conoscenza “condivisa”

approfondita ed efficace, non solo del Piano

proposto (e degli effetti che ha sulla

trasformazione del territorio del comune) ma

anche degli effetti prodotti sui comuni

contermini e sulle strategie di

2 Legge regionale n. 1 del 26 gennaio 2007:

Sperimentazione di nuove procedure per la formazione

e l'approvazione delle varianti strutturali ai piani

regolatori generali. Modifiche alla legge regionale 5

dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo).

programmazione e pianificazione

sovraordinate (settoriali e generali)

Per rispondere a questa sfida, necessaria ed

ineludibile, occorrono piani “nuovi”

qualitativamente migliori, costruiti su

elementi conoscitivi adeguati, condivisi da

tutti i soggetti del processo di pianificazione.

Per gestire con efficacia questa nuova fase

della pianificazione è necessario un sistema

informativo territoriale ed ambientale

condiviso aggiornato ed efficace che non si

limiti a fornire una descrizione esaustiva

del territorio e dello “stato di fatto” ma che

consenta di condividere , senza equivoci e

in modo esplicito, la conoscenza delle

politiche di trasformazione in corso

sovraordinate e dei territori vicini.

La Provincia di Torino si muove da tempo

secondo questa logica aggiornando la sua

offerta informativa ed “aprendola” ai diversi

attori .

Il Piano Territoriale di Coordinamento

Provinciale approvato dalla Regione

nell’agosto del 2003 (assessore Luigi

Rivalta), anticipando il disegno di legge

Regionale , avviava la

“ costituzione di una rete di relazioni con

gli enti locali stabile, basata sulla rete

informatica della Pubblica Amministrazione al fine di poter esercitare le proprie funzioni

di ’assistenza tecnico-amministrativa ai

Comuni e alle Comunità Montane anche

nella:

� fornitura in forma standardizzata di dati

di analisi, indicatori, cartografia, servizi

informativi utilizzabili dai Comuni nella

redazione del PRG e della carta della

destinazione d’uso del territorio

(Comunità Montane);

� nella costituzione comune e cooperativa

di un osservatorio dell'attuazione delle

previsioni dei PRGC, con strumenti

appositamente predisposti e flussi

informativi

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� periodici tra Comuni e Provincia,

finalizzata alla verifica della disponibilità

di aree (industriali, residenziali,

commerciali ecc.) e alla verifica e alla

calibrazione "dinamica" del P.T.C..

� redazione ed aggiornamento della

cartografia tecnica e la formazione di

cartografia numerica di derivazione

catastale : i supporti cartografici alla

scala 1:5.000 e la cartografia catastale

possono essere infatti ritenuti, per scala e

caratteristiche, il modello del territorio

sul quale può svolgersi la "concertazione"

delle scelte di politica territoriale ed

urbanistica fra Provincia e Comuni.

� la formazione comune e cooperativa di

basi di dati di nuovo impianto a

copertura di carenze esistenti in grado di

consentire una migliore gestione del

territorio (conoscenze sui suoli, sul grado

di dissesto, sulla progettualità pubblica,

sullo stato dell’ ambiente, ecc.)”3

L’ortofoto digitale costituisce un nuovo

importante tassello del Sistema Informativo

delineato nel PTCP ed un importante ed

essenziale servizio messo a disposizione degli

Enti Locali.

Insieme alla cartografia tecnica vettoriale (alla

scala 1:5.000), alla cartografia catastale ,

l’ortofoto digitale costituisce il

completamento della dotazione informativa

unica nel panorama italiano, che la Provincia

di Torino mette a disposizione attraverso il

Sistema Informativo Territoriale e

Cartografico (GITAC) in modo congruente e

“sovrapponibile” alle amministrazioni

comunali nella forma di Assistenza Tecnica

agli Enti Locali come contributo importante

al nuovo modello di governo del territorio

prefigurato dalla Regione Piemonte con il

suo disegno di legge .

Ma questo non basta ancora.

Occorre da subito:

� integrare e condividere la conoscenza dei

3 Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia

di Torino, Relazione Illustrativa, pag. 72

processi di trasformazione del territorio

(mettendo a disposizione di Regione e

Comuni gli Osservatori già avviati dalla

Provincia4 e realizzando un modello unico

e condiviso tra gli enti)

� rendere efficaci i processi di co-

pianificazione urbanistica (lr1/07)

concordando modelli di scambio dati che

consentano una gestione

“condivisa/cooperativa” degli strumenti

urbanistici già nelle diverse fasi delle

conferenze di pianificazione rendendo

tempestivo ed efficiente il dialogo e

l’interlocuzione tra gli Enti (comuni,

Provincia e Regione).

La Provincia di Torino si candida (in stretta

collaborazione con la Regione Piemonte) ad

attivare in forma sperimentale l’

anticipazione alla nuova legge di Governo del

Territorio.

Una proposta attivabile immediatamente

consiste nel mettere a disposizione dei 315

Comuni della Provincia di Torino

l’ortofotocarta e tutte le cartografie di base

congruenti disponibili (Catasto, CTP 1:5000)

per utilizzarle come base omogenea di

riferimento per la redazione dei propri

strumenti urbanistici.

Tale disponibilità costituisce un importante

aiuto (e risparmio) per ogni comune.

Le amministrazioni comunali (ed i

professionisti incaricati) potranno, con

l’assistenza della Provincia e della Regione,

redarre in formato digitale il proprio Piano

Regolatore su tali basi “omogenee ed

unificate”, utilizzando (in una forma

semplificata) specifiche tecniche, metodologie

4 Osservatorio sui progetti di Comunicazione Materiale

ed Immateriale, Osservatorio sul Consumo di suolo,

Osservatorio su sistema delle attività agricole,

Osservatorio sulle attività Produttive, …..

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operative e "dizionari" proposti dalla Regione

nell'ambito del Progetto Sistema Informativo

Urbanistico5.

Le varianti di PRGC così informatizzate (al

diverso stato di realizzazione – delibera

programmatica, preliminare, definitivo)

possono diventare la base di dati di

interscambio, nel processo di co-

pianificazione.

Il dialogo tra i diversi Enti su dati condivisi ed

omogenei è il requisito indispensabile, per

approfondire in tempi “brevi” la valutazione

del piano, anche in relazione ai comuni

contermini (mosaicatura strumenti

urbanistici), ai piani/programmi sovraordinati

ed ai progetti di valenza sovracomunale

(osservatori provinciali).

Tale percorso può consentire anche di

“innovare” gli attuali sistemi di

acquisizione dei dati urbanistici

(l’osservatorio delle trasformazioni territoriali

– mosaicatura degli strumenti urbanistici)

passando

� dall’attuale modello basato su acquisizioni

ex post (onerose, di difficile certificazione

e spesso in ritardo rispetto alle

“necessità”)

� ad un nuovo modello di interscambio

basato su acquisizioni ex ante, prodotte

dallo stesso proponente (quasi tutti i

PRGC sono già oggi redatti utilizzando

tecniche GIS e/o CAD) su cartografia

adeguata ed omogenea e certificato dallo

stesso proponente; la tempestività

dell’informazione ed il suo

“aggiornamento” costituisce un

formidabile valore aggiunto informativo e

rende il sistema informativo utilizzabile

direttamente nel processo di co-

5 Per tale scopo saranno attivate,

congiuntamente alla Regione Piemonte,

iniziative con le Amministrazioni Comunali e

con l’Ordine professionale di Architetti,

Ingegneri e Urbanisti per promuovere, la

formazione di Piani Regolatori informatizzati

direttamente dai Comuni, utilizzando il

linguaggio e la semantica definita dal metodo

Regionale.

pianificazione sia a livello locale che

sovracomunale.

Gli investimenti sull’informazione geografica

effettuati negli ultimi 10 anni dalla Provincia

di Torino, le esperienze condotte nell’ambito

dei sistemi informativi geografici (con il

comune supporto del Csi Piemonte)

consentono sul territorio provinciale di

sperimentare e di mettere a punto nuove

informazioni e nuovi strumenti che

rispondono a quanto in modo lungimirante è

previsto all’art. 3 “Conoscenza e sistema

informativo del territorio del disegno di legge

regionale:

1. La Regione, le sue agenzie e i suoi enti

strumentali, le province e gli enti locali

concorrono alla realizzazione del sistema

informativo geografico regionale, idoneo a

consentire la conoscenza, sistematicamente

aggiornata, del territorio e degli strumenti di

pianificazione.

2. Il sistema informativo assicura ai soggetti

interessati al processo di governo del territorio la

condivisione, l’agevole accesso e la diffusione

delle informazioni disponibili.

3. Al fine di garantire la costante attendibilità delle informazioni, il sistema informativo

garantisce l’organizzazione georeferenziata della

conoscenza, la definizione della documentazione e

il monitoraggio della pianificazione e delle azioni

di trasformazione del territorio in correlazione e

coerenza con gli altri strumenti di monitoraggio

dei comportamenti e delle dinamiche

socioeconomiche ed ambientali regionali,

nazionali ed europei e sotto l’egida e con il

coordinamento della Struttura regionale per il

governo del territorio ….